Con la kermesse “CalabriaTeatro”, diretta da Nico Morelli e Diego Ruiz, continua il tour in Calabria “Bella Ciao – Genesi di un mito”, scritto, diretto e interpretato dall’attore Dario De Luca e accompagnato dalla musica e dalle incursioni di Sasà Calabrese. Il Convento dei Cappuccini di Nocera Terinese, con la sua suggestiva atmosfera, ha rappresentato il palcoscenico ideale per questo evento, creando un legame speciale tra il passato e il presente. La serata è stata divisa in due parti. Alle 18 si è tenuto nelle sale del Convento l’incontro-conferenza con l’attore, poi alle 21, sempre nello stesso luogo, davanti ad un numeroso e attento pubblico, Dario De Luca si è cimentato in un avvincente seminario-spettacolo sulla canzone più famosa al mondo, “Bella ciao”.
L’artista costruisce il racconto della genesi del mito di Bella ciao attraversando due percorsi, quello della storia della canzone e quello della storia nella canzone, intrecciando sapientemente i testi che si sono succeduti su delle note rimaste sempre uguali. È stata raccontata in modo appassionato e coinvolgente una storia davvero speciale, colorata, per alcuni versi, dall’antico sapore del mito. Dario De Luca, infatti, ha svelato a piccoli passi lo svolgimento della sua indagine, e ha sorpreso e colpito con le conclusioni: “Bella ciao non è stata tanto un testo quanto una musica e che è stata la musica a dare il senso della rivoluzione, facendo della canzone un inno di rivolta che intona chiunque lotta per la libertà”. I numerosi spettatori presenti hanno così potuto scoprire due cose fondamentali di Bella Ciao. La prima è che la canzone non era stata solo un inno della Resistenza partigiana, poiché il testo era stato anche un canto di protesta ed emancipazione femminile delle mondine, le mondariso, rivolto contro le condizioni lavorative disumane in cui versavano. La seconda è che la rivoluzione in Bella ciao, prima che nelle sue parole, vive nel suono evocativo delle sue immortali prime cinque note. La chiave di lettura di questo mito musicale e di resistenza è stata magistralmente consegnata da Dario De Luca al numeroso pubblico, quando ha dato la parola al Maestro Sasà Calabrese, che ha declinato il suono e il senso delle note musicali con queste parole: “La melodia funziona nei bassi discendenti o ascendenti nello stesso modo, non c’è canzone più libera di questa”.
L’evento si è concluso con un caloroso applauso e con i due artisti, Dario De Luca e Sasà Calabrese, che hanno regalato al pubblico una toccante reinterpretazione dell’iconico brano.
Lo spettacolo, prodotto dalla Associazione culturale “Scena Verticale”, che è stato già presentato a Palazzo Madama presso il Senato della Repubblica, è stato realizzato con il sostegno della compagnia teatrale lametina “I Vacantusi” ed è inserito nel progetto “CalabriaTeatro” seconda edizione, finanziato con risorse Psc Piano per lo sviluppo e la coesione 06.02.02 (Distribuzione Teatrale) della Regione Calabria.