Una giornata di festa per celebrare il progetto Sai che da dieci anni rappresenta, a San Basile, uno spazio di integrazione sociale, umana, culturale e che ha saputo fare della multiculturalità il suo punto di forza e la sua chiave di lettura per accogliere uomini e donne da ben 14 paesi diversi, per un totale di 162 persone.
Il 19 luglio in piazza Skanderberg un convegno e alcune attività collaterali serviranno per fare la sintesi di questa esperienza che è arrivata a festeggiare questo importante traguardo di vita ed operatività. Accompagnata dalla slogan “Cose da un altro mondo” la giornata sarà scandita da una caccia al tesoro per bambini a partire dalle 17:30, presso il Lab Center, prima del cuore dell’iniziativa che sarà il convegno per raccontare al pubblico i 10 anni del Sai. Un appuntamento moderato da Mursal Sidiqi, beneficiario del progetto di accoglienza e integrazione, al quale porterà i suoi saluti il sindaco di San Basile, Filippo Tocci. Interverranno Caterina Pugliese, coordinatrice del progetto Sai San Basile, Giovanni Manoccio, Presidente dell’associazione Don Vincenzo Matrangolo Ets, Vincenzo Tamburi presidente del consiglio comunale di San Basile e già sindaco della comunità che ha dato avvio all’esperienza internazionale, e alcuni beneficiari del progetto.
A seguire una cena sociale e lo spettacolo di clownerie e il dj set di Donnie Donovitz, chiuderanno il ciclo dei festeggiamenti.
«Celebriamo quest’anno un traguardo importante, 10 anni di impegno e dedizione – ha commentato Caterina Pugliese, coordinatrice della struttura di accoglienza di San Basile – Grazie al supporto costante dei professionisti che formano l’equipe, che lavorano accanto ai beneficiari accolti, gli stessi possono guardare al futuro con rinnovata speranza. Il nostro impegno non è mai venuto meno, neppure nei momenti più difficili, e siamo determinati come dal primo giorno a continuare su questa strada convinti che, insieme, possiamo costruire una società sempre più accogliente».
In questi primi dieci anni di progetto sono 162 le persone accolte: uomini, donne, bambini, famiglie che hanno beneficiato dei servizi messi in campo dal personale che da anni si avvicenda all’interno dello spazio messo a disposizione dell’amministrazione comunale di San Basile. Popoli in arrivo da 14 nazionalità diverse (Afghanistan, Tunisia, Marocco, Nigeria, Iraq, Somalia, Ghana, Siria, Pakistan, Palestina, Bangladesh, Gambia, Senegal, Costa d’Avorio) che hanno trovato a San Basile una comunità aperta al confronto e all’accoglienza, che ha saputo integrarsi e aprire le porte a chi è stato costretto a lasciare affetti e luoghi di nascita per fuggire da contesti problematici, di povertà, conflitti e desertificazione.