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Concluso il Progetto “Ciak… un processo simulato per evitare un vero processo”, a cui l’I.P.S.I.A. di Siderno-Locri ha aderito per il quarto anno consecutivo

Si è concluso lo scorso 28 Maggio, presso l’aula della Corte d’Assise del Tribunale Penale di Locri (R.C.), il Progetto “Ciak… un processo simulato per evitare un vero processo”, a cui l’I.P.S.I.A. di Siderno-Locri ha aderito per il quarto anno consecutivo.

Promotrice del progetto, che si inserisce in un percorso di educazione alla legalità avviato nel 2014 dal magistrato Luciano Trovato, attuale presidente del Tribunale per i Minorenni di Firenze, è l’Associazione “Ciak-Formazione e Legalità”, guidata dall’Avv. Roberta Mallamaci,  con la collaborazione di diversi Tribunali italiani, ordinari e minorili, e con il prezioso contributo dell’Associazione Nazionale Magistrati e della Fondazione CARICAL. Nel pieno rispetto delle normative anticovid gli studenti coinvolti nell’iniziativa, provenienti dai vari indirizzi di studio dell’IPSIA (odontotecnico, produzione tessile e sartoriale, manutenzione e assistenza tecnica, etc), a conclusione di un percorso iniziato sin dai primi mesi dell’anno scolastico, hanno “inscenato” un (finto) processo penale minorile. Quest’anno le tematiche contenute nel copione, dal titolo “Una palestra da sballo”, sono state la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti. Ragion per cui, a salire sul banco degli imputati, sono stati dei minorenni accusati di questi reati consumati all’interno di una scuola.

Presenti alla “performance”, oltre al Dirigente Scolastico Gaetano Pedullà, la dott.ssa Sabina D’Alessandro, in rappresentanza dell’Associazione “Ciak”, e gli Avvocati Eugenio Minniti, Caterina Origlia e Angela Lafronte, rispettivamente presidente, segretaria e componente della Camera Penale “Simonetti” di Locri. Presente anche la psicologa Emma Gallo dello Sportello Legale Antiviolenza di Siderno.

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