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Il comune di Trebisacce in prima fila contro la violenza verbale, sindaco Aurelio: “Educhiamo a linguaggio non ostile”

Sensibilizzare ed educare gli utenti della rete a scegliere forme di comunicazione non ostile. Adottare un impegno di responsabilità condivisa finalizzato a favorire comportamenti rispettosi e civili, in tutti gli ambiti, dalla famiglia alla scuola, passando dalle sedi istituzionali e a rendere la piazza virtuale un luogo accogliente e sicuro per tutti. – Condividendone obiettivi e finalità il Sindaco Alex Aurelio ha sottoscritto su invito della sezione di Trebisacce della Fidapa il Manifesto promosso dall’associazione Parole O_Stili.

 

Alla cerimonia di adesione al progetto avvenuta in occasione del Passaggio delle Consegne della Sezione della Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari di Trebisacce, era presente insieme al Primo cittadino Alex Aurelio anche l’Assessora alle Politiche sociali Antonia Roseti che aveva proposto l’adesione al Manifesto, concretizzatasi con un’apposita delibera della Giunta Comunale.

 

L’iniziativa è stata condivisa con il Dirigente dell’Istituto Comprensivo Corrado Alvaro, Giuseppe Solazzo, con la Dirigente del Polo Liceale G. Galilei Elisabetta D’Elia, con la Dirigente vicaria dell’Istituto Tecnico Superiore Filangieri Mariella Gioia e poi, ancora, con il Club UNESCO di Trebisacce guidato da Franco Maurella e con le Presidenti del Distretto Sud-Ovest e della Sezione cittadina della Fidapa, Franca Dora Mannarino e Iolanda Accoti. A quest’ultima il Sindaco ha espresso sentimenti di gratitudine per il lavoro svolto e per lo spirito di collaborazione che non ha mai fatto mancare all’Amministrazione Comunale.

 

Si tratta – aggiunge il Primo Cittadino – di un progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza delle parole che si propone di diffondere l’attitudine positiva a scegliere le parole con cura ma soprattutto con la consapevolezza. Le parole – conclude Aurelio – sono importanti e comportano l’assunzione di una grande responsabilità sociale, politica e civile.

 

Virtuale è reale. Si è ciò che si comunica. Le parole danno forma al pensiero. Prima di parlare bisogna ascoltare. Le parole sono un ponte. Le parole hanno conseguenze. Condividere è una responsabilità. Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare. Gli insulti non sono argomenti. Anche il silenzio comunica. – Sono i dieci punti fermi del decalogo sottoscritto dal Sindaco.

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