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Dimensionamento scolastico, Straface replica al sindaco Caruso: “Tagli da attribuire ai governi precedenti”

 “Ancora una volta leggiamo sulla stampa dichiarazioni, questa volta da parte del Sindaco di Cosenza Caruso, imprecise e confusionarie sul tema del dimensionamento scolastico, in cui le responsabilità del centrosinistra calabrese sono enormi”.

Queste le dichiarazioni di  Pasqualina Straface, Presidente della Terza Commissione Regionale Sanità. Attività Sociali, Culturali e Formative in merito alle dichiarazioni a mezzo stampa del Sindaco di Cosenza Caruso.

“Il Consiglio Regionale ha approvato le linee guida regionali, strumento avanzatissimo frutto del grande lavoro portato avanti dalla Vice Presidente Princi insieme al Dipartimento Istruzione e redatte in sinergia con i sindacati e gli esperti del settore, che serviranno ai comuni e alle Province per redigere i rispettivi piani di dimensionamento scolastico entro il 12 ottobre. Successivamente, acquisite le delibere provinciali e previo parere di coerenza dell’USR, le Regioni dovranno delibrare entro il 30 novembre il Piano di Dimensionamnto Generale. Termine, questo, perentorio e a cui, contrariamente a quello che asserisce il sindaco Caruso, tutte le Regioni si stanno invece adeguando per evitare il commissariamento, che vorrebbe dire subire il dimensionamento dall’alto senza possibilità di intervenire. Grazie alle linee di indirizzo regionali a maglia larga, senza tetto massimo e tetto minimo, abbiamo dato a comuni e province gli strumenti per approntare dei piani che possano andare incontro alle esigenze dei piccoli comuni e dei territori in cui siano presenti problematiche legate alla dispersione scolastica, all’isolamento, alle carenze di trasporti, alle minoranze linguistiche, a problematiche di vario genere. Ora tocca ai comuni e alle Province mettere in campo i loro piani, intervenendo a salvaguardare i bisogni che fuoriescono, ci si augura, dalle concertazioni promosse dalle Province, chiarendo comunque che la riduzione delle autonomie non implica la chiusura dei plessi bensì la riduzione del numero dei Dirigenti: i plessi scolastici infatti continueranno a rimanere attivi nei territori garantendo il medesimo servizio educativo-didattico con lo stesso numero di personale docente e ausiliario.

Si ricorda a Caruso che i tagli di cui lui parla non sono da attribuire al Governo Meloni ma sono riconducibili ai parametri indicati dal Governo Draghi per necessità legate al PNRR. Governo di cui il PD era forza di maggioranza.

Si ricorda ancora a Caruso che la Regione Calabria subisce tagli maggiori a causa dell’immobilismo dei governi precedenti, ed il centrosinistra ha precise responsabilità, poiché l’ultimo piano di dimensionamento risale al 2012. Basti pensare che in Regione esistono oggi 80 reggenze, ovvero Istituti che in quanto sottodimensionati sono senza Dirigente e DSGA, espressione di una classe politica che ne ha decretato il depauperamento.

Adesso è il momento di lavorare per garantire il diritto allo studio ai giovani calabresi e per tutelare i territori a rischio dispersione scolastica”.

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