Un duro colpo al traffico illecito di fuochi pirotecnici è stato sferrato dall’Agenzia delle
Dogane e dei Monopoli (ADM) con la collaborazione della Guardia di Finanza, a
ridosso del Capodanno. Una tonnellata di materiale esplodente, privo delle
necessarie autorizzazioni, è stata intercettata e posta sotto sequestro sventando così
un grave pericolo per la sicurezza pubblica.
In particolare, nel corso delle attività di controllo doganale nel Porto di Gioia Tauro
finalizzate alla lotta al traffico di merci contraffatte, sono stati bloccati diversi container
provenienti dalla Cina e destinati presumibilmente in Libia. La documentazione
doganale del carico in transito nel porto calabrese indicava la presenza di varie
tipologie di oggetti, ma una volta sottoposti i container a scansione radiogena tramite
gli impianti in dotazione all’Agenzia e a seguito di una ispezione fisica, si è accertato
che la spedizione in realtà era costituita da un vero e proprio arsenale di fuochi
pirotecnici, abilmente occultati dietro un carico di copertura.
Questa importante operazione si inserisce nell’ambito di una complessa attività di
analisi dei rischi locali sviluppata in collaborazione con la Guardia di Finanza che ha
portato, negli ultimi anni, al sequestro di oltre 25 tonnellate di fuochi d’artificio illegali
attualmente in corso di distruzione.
Considerata la pericolosità della spedizione, le operazioni di brillamento hanno
seguito una procedura molto delicata già a partire dalle attività di inventario della
merce; successivamente, su disposizione del Tribunale di Palmi, l’Ufficio di Gioia
Tauro ha interessato il Centro rifornimenti e manutenzioni (Ce.Ri.Mant.) di Napoli
dell’Esercito Italiano, al cui interno opera un nucleo di artificieri altamente
specializzato e dislocato in tutto il territorio nazionale