di Paolo Ficara – Compagni contro. L’avvincente sfida tra campioni del mondo come Pippo Inzaghi e Fabio Cannavaro termina 2-2 al “Granillo”, con un punto che sa di poco per la Reggina ed un pareggio che invece consente al pericolante Benevento di mantenere una striscia positiva. Padroni di casa in vantaggio al 21′ grazie ad un rigore trasformato da Hernani, mentre Canotto di tacco al 36′ segna il parziale 2-0. Nella ripresa la rimonta dei sanniti: Improta (59′) ed Acampora (82′) puniscono gli amaranto oltre i propri demeriti.
LE SCELTE – Come pronosticato dal Dispaccio alla vigilia del match, Inzaghi presenta Cicerelli come unica vera novità: panchina per Rivas, ritrovano la maglia da titolare anche Di Chiara e Menez rispetto a Venezia. Invertite le posizioni di Hernani e Fabbian. Modulo 5-3-2 per Cannavaro, che si affida a La Gumina in avanti tenendo fuori Forte e Simy.
GARA IN GHIACCIO – Terreno mantenuto in maniera eccellente, nonostante la costante pioggia delle precedenti 24 ore. La Reggina costruisce la possibile vittoria sulla propria fascia destra. Prima con un cross che induce l’arbitro a concedere il rigore per fallo di mano, dopo revisione al var: al 21′ Hernani di piatto trafigge Paleari. Al 35′ Hernani si imbuca bene dallo stesso lato, cross rasoterra, il destro di Menez è deviato da Letizia, ben appostato Canotto in posizione regolare: tacco per beffare Paleari, è 2-0.
LE MOSSE DI CANNAVARO – All’intervallo il tecnico del Benevento opera tre cambi, di cui uno forzato: Schiattarella infortunatosi al piede destro lascia il posto a Viviani, ma gli ingressi di El Kaouakibi e Forte sono tattici: fuori il centrale ed il terzino sinistro, ossia Pastina e Foulon in mezzo ai quali si erano aperte voragini, e passaggio al 4-4-2. Al 59′, sugli sviluppi di un corner, Improta fulmina Ravaglia sul primo palo con un destro dalla distanza per il 2-1. Gara riaperta.
MOMENTO DECISIVO – Il nuovo assetto tattico deciso da Cannavaro, pur non portando la Reggina a subire chissà quanto, ha comunque l’effetto di diminuire la pericolosità offensiva degli uomini di Inzaghi. C’è comunque un abbozzo di reazione, dopo il gol subito: Zufferli indica con decisione il dischetto, dopo un tocco sospetto in area e trovandosi vicinissimo all’azione. Hernani ha già il pallone in mano, ma il var richiama l’arbitro che decide di revocare la massima punizione, nonostante il feroce pressing di Inzaghi vicino al teleschermo. Si rivelerà il momento decisivo del match, intorno al 70′.
IL TRUCCO – Inzaghi effettua cambi difensivi, specie l’ingresso di Cionek per Canotto modifica il modulo in 5-3-2. La Reggina si abbassa, rischiando comunque poco o nulla. Siamo all’82’ quando sugli sviluppi di un corner, un calciatore sannita si sdraia a terra vicino all’area di porta, forse sperando gli venga ravvisato un fallo a favore: il nuovo entrato Acampora scaglia un sinistro dei suoi da fuori, Ravaglia è battuto. Vibranti le proteste dei padroni di casa, dato che lo “sdraiato” era sicuramente alle spalle di tutta la difesa e nel cono visivo del portiere. Abbiamo visto annullare reti per molto meno. O scriviamo qualcosa di poco carino per tutta la squadra arbitrale, oppure ci congratuliamo col Benevento per aver scoperto il trucco anti-var.
DUE PUNTI GETTATI – Gara non bella al “Granillo”, specie nel secondo tempo. La Reggina come al solito dà la sensazione di poter sbloccare la contesa, e quando ci riesce trova spesso il raddoppio. Non si può pensare sempre di dover segnare il terzo per sentirsi tranquilli. Cannavaro l’ha letta bene all’intervallo, di contro Inzaghi nel finale non ha pensato di levare uno dei cinque difensori in campo per tentare il 3-2. Si tratta sicuramente di due punti gettati, ma i demeriti della Reggina vanno bilanciati con le decisioni arbitrali. Ottomila presenze al “Granillo” per una partita iniziata alle 12:30, domenica prossima si torna a giocare alle 15:00 sul campo del Brescia.
REGGINA – BENEVENTO 2-2
Reti: 21′ rig. Hernani, 36′ Canotto, 59′ Improta, 82′ Acampora
REGGINA (4-3-3):Ravaglia; Pierozzi, Camporese, Gagliolo, Di Chiara (72′ Giraudo); Fabbian (85′ Liotti), Majer, Hernani; Canotto (72′ Cionek), Menez (72′ Gori), Cicerelli (60′ Rivas). In panchina: Colombi, Bouah, Loiacono, Crisetig, Lombardi, Ricci, Santander. Allenatore: Filippo Inzaghi.
BENEVENTO (5-3-2): Paleari; Letizia, Leverbe, Capellini, Pastina (46′ El Kaouakibi), Foulon (46′ Forte); Improta, Schiattarella (46′ VIviani),Karic (75′ Acampora); Farias (89′ Kubica), La Gumina. In panchina: Manfredini, Lucatelli, Masciangelo, Thaim, Simy, Basit, Koutsoupias. Allenatore: Fabio Cannavaro.
Arbitro: Zufferli di Udine
Ammoniti: Leverbe, Karic, Fabbian, Ravaglia, Majer, Cionek, Acampora, Camporese