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Reggina, stop alla serie negativa: tre punti vitali nel recupero a Perugia, 1-3

di Paolo Ficara – La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai cosa ti capita. Nella capitale del cioccolato, a recitare la parte dell’ingenuo Forrest Gump – per una sera – è Stefano Gori, portiere del Perugia. Il recupero in Umbria arride alla Reggina, grazie anche ad un doppio harakiri dell’estremo difensore. Il vantaggio siglato da Di Serio (24′) viene dissipato da una prima generosa concessione di Gori su punizione di Hernani (38′), mentre il pasticcio ha dell’incredibile su successiva palla inattiva innocua calciata da Di Chiara (47′). Canotto legittima nel finale, con il gol dell’1-3, la vittoria nel match rinviato a marzo causa terremoto.

LE SCELTE – Inzaghi apporta solo due modifiche, peraltro forzate, alla formazione scesa in campo venerdì a Genova. Out Majer, a centrocampo Fabbian ritrova una maglia da titolare. Solo panchina per l’acciaccato Menez, che lascia a Rivas il compito di affiancare Strelec in avanti nel 5-3-2. Modulo analogo per Castori, che in avanti punta sui guizzi di Di Serio.

PORTIERI SORPRESI – Siamo al 24′ quando Di Serio vince un contrasto con Gagliolo, chiede ed ottiene un uno-due da Ekong, ed in area trova opposizione molle di Camporese e dello stesso Gagliolo: il sinistro dell’attaccante sorprende un Colombi coperto, la cui deviazione non è sufficiente per evitare l’1-0. Al 38′ Gori fa molto peggio: piazza una barriera striminzita su punizione dello specialista Hernani, che pur da oltre 25 metri colpisce verso il primo palo. Il goffo intervento del fin lì attento portiere umbro, non evita l’1-1.

GORI IN VENA DI REGALI – Ad inizio ripresa, Struna va col gomito sul volto di Fabbian. Non c’è rosso, ma dalla punizione scaturisce il vantaggio amaranto: Di Chiara crossa, traiettoria verso lo specchio, Gori va in presa ma salta all’indietro e si trascina la sfera oltre la linea di porta. Dal var arriva la segnalazione a Camplone, che dopo un minuto abbondante indica il centro del campo. Evidentemente in serata no, Gori subisce l’umiliante sostituzione per scelta tecnica da parte di Castori cinque minuti più tardi.

GODURIA CANOTTO – Entrambi i tecnici si affidano a cambi scolastici, senza alterare l’equilibrio tattico. La Reggina sfiora il gol della sicurezza, con Rivas che colpisce la traversa. Poi Colombi salva su incornata di Curado, sugli sviluppi di un corner. Il Perugia inizia a collezionare palle inattive, ma all’82’ la giocata vincente è di Hernani: filtrante per Canotto in posizione regolare, l’ex Chievo salta Furlan e poi rientra e calcia verso la porta sguarnita. Gol inizialmente annullato per fuorigioco, per la seconda volta il var costringe Camplone ad indicare il cerchio di centrocampo: 1-3.

VITTORIA FONDAMENTALE – Un Perugia presentatosi con sei under ed un solo giocatore (Struna) sopra i 30 anni nella formazione iniziale, ha patito la differenza di esperienza rispetto alla Reggina. I tre punti sono fondamentali per gli amaranto, a prescindere dalla maniera in cui siano stati ottenuti. In ogni caso, il gol di Canotto ha legittimato un risultato che spezza la serie negativa, consentendo di scavalcare il Parma e di rimanere attaccati a Pisa e Cagliari in zona playoff. A Pasquetta arriverà al “Granillo” il Venezia, altra pericolante.

 

PERUGIA – REGGINA    1-3

Reti: 24′ Di Serio, 38′ Hernani, 47′ Di Chiara, 82′ Canotto

PERUGIA (5-3-2): Gori (53′ Furlan); Casasola, Sgarbi, Curado, Struna, Cancellieri (66′ Paz); Iannoni, Santoro (79′ Bartolomei), Kouan (66′ Luperini); Di Serio, Ekong (53′ Di Carmine). A disposizione: Abibi, Rosi, Angella, Vulikic, Vulic, Matos, Capezzi. Allenatore: Castori.

REGGINA (5-3-2): Colombi; Bouah (64′ Loiacono), Cionek, Camporese, Gagliolo (90′ +1′ Bondo), Di Chiara (65′ Liotti); Fabbian, Crisetig, Hernani; Strelec (73′ Menez), Rivas (73′ Canotto). A disposizione: Aglietti, Contini, Terranova, Lombardi, Cicerelli, Gori, Crisafi. Allenatore: F. Inzaghi.

Arbitro: Camplone di Pescara

Ammoniti: Casasola, Bouah, Struna, Santoro, Hernani, Di Serio

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