“Ho l’impressione, ma ormai sta diventando sempre di più certezza, che a Vibo Valentia ogni spinta propositiva (anche quelle oggettivamente urgenti e improcrastinabili) si infranga, inesorabilmente, contro un muro tanto invalicabile quanto “invisibile”.
In questo senso ritengo sia lecito, oltre che doveroso, chiedersi se l’ASP di Vibo Valentia sia da considerarsi sotto il controllo dello Stato o invece ubbidisca ad altre ignote logiche.
Ormai le aggressioni agli operatori sanitari si ripetono ed il rischio peggiore che di fronte ad episodi gravi ed inqualificabili si registra una preoccupante assuefazione.
Considero assolutamente inaccettabile questa situazione e per tale ragione ho presentato un’apposita denuncia politica all’attenzione del Sig. Ministro alla Salute, al Presidente della Regione e al Sig. Prefetto di Vibo.
Ho richiesto, inoltre, alla Presidente della Commissione sanità Calabria Pasqualina Straface di voler calendarizzare al più presto un’apposita seduta della III Commissione per affrontare alla presenza ed insieme a tutti i soggetti coinvolti nel governo della sanità vibonese, la grave situazione dell’ASP di Vibo Valentia. È del tutto evidente che le continue aggressioni rappresentano eventi sentinella e quindi sintomo di forte criticità dell’organizzazione sanitaria dell’azienda.
Solo andando fino in fondo si riuscirà ad individuare la causa radice consentendo, così, a chi possiede ruoli di responsabilità di assumere i più urgenti ed appropriati provvedimenti”.
Lo afferma in una nota Raffaele Mammoliti, consigliere regionale PD e vice presidente Commissione Bilancio.