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Agenzia sociale per l’abitare. “Casa Chiara” per Issa, Alliou e Abdulaye

Un’altra bella storia di inclusione sociale a Taurianova. Dopo la consegna a maggio dell’anno scorso di “Casa Tarcisia” a Seydou e Idrissa, mercoledì 27 luglio 2022 è stata consegnata ufficialmente “Casa Chiara” a Issa, Alliou e Abdulaye.

Issa, Alliou e Abdulaye sono tre migranti regolari provenienti dal Mali che fino a qualche settimana fa abitavano nella baraccopoli di Contrada Russo. Hanno un permesso di soggiorno. Issa fa il muratore, Alliou e Abdulaye lavorano nelle campagne. Sono arrivati in Italia tra il 2017 e il 2018. Hanno lasciato il proprio paese e la propria famiglia e non se la sentono di raccontare il viaggio che li ha portati fin qui. Dicono che «è stato brutto e difficile». Ora potranno abitare nella casa che il signor Natale ha messo a disposizione per loro aderendo al progetto Agenzia sociale per l’abitare. Qui dice Abdulaye «per me è importante avere la casa perché mi aiuta a collaborare con gli abitanti di Taurianova, ho tutti i servizi di cui ho bisogno vicini, mi dà la possibilità di frequentare il corso di lingua italiana».

 

“Casa Chiara” – si chiama così la seconda casa del progetto Agenzia sociale per l’abitare avviato dal Consorzio Macramè con il comune di Taurianova – «è il nome scelto – spiegano Noemi Asciutto e Karamo Barrow, rispettivamente il tecnico e il mediatore culturale dell’Agenzia – in ricordo della signora Chiara, originaria proprietaria dell’abitazione lasciata in eredità a suo nipote Natale, che venuto a conoscenza del progetto non ha esitato a sposare la causa e adoperarsi per rendere l’abitazione quanto più completa e confortevole per i nuovi inquilini».

 

Mercoledì mattina 27 luglio con la consegna ufficiale della casa sono stati consegnati i voucher integrativi messi a disposizione dal Comune di Taurianova a supporto del canone di affitto. Al momento della consegna erano presenti l’assessora regionale alle politiche sociali Tilde Minasi, il sindaco Rocco Biasi, l’assessora comunale all’immigrazione Maria Fedele e l’assessora al Welfare Angela Crea, il direttore Giuseppe Carrozza del Consorzio Macramè, Noemi Asciutto e Karamo Barrow, rispettivamente il tecnico e il mediatore culturale di Agenzia sociale per l’abitare, con gli operatori del Polo sociale integrato. E c’era la comunità di Taurianova.

 

Ad arredare “Casa Chiara”ci hanno pensato un gruppo di cittadini che ha sentito la necessità di attivarsi e fare qualcosa di concreto per renderla confortevole. Maria Franca, Martina e i suoi genitori, il signor Giuliano, Rino, Franca che hanno donato dei mobili (cucina, armadio, cassettiera, due comodini, pentole, padelle, stoviglie). Gli operatori del Polo sociale integrato Noemi, Alberto, Martina C., Martina M., Annalisa, Karamo, Carmen e Giusy che hanno curato il lavoro di assistenza, pulizia, carico, trasporto e collocazione degli arredi. E poi Giuseppe, il figlio del signor Natale che ha creduto nel progetto sin da subito. Ogni abitante della comunità taurianovese ha fatto qualcosa. Alla base un forte intento umanitario, il segnale di una comunità che ha fatto propria la parola umanità dandole ancora una volta un significato e un valore profondi.

 

La consegna di “Casa Chiara” attraverso il progetto Agenzia sociale per l’abitare è l’esempio di come le istituzioni, il terzo settore e la società civile possono collaborare insieme in modo positivo e virtuoso. Che altri tre migranti accolti che si sentono parte di una comunità sono il vero valore aggiunto al di là del colore della pelle e delle differenze.

 

Agenzia sociale per l’abitare è il progetto di inserimento socio-abitativo avviato dal Consorzio Macramè di Reggio Calabria con il comune di Taurianova a sostegno dei migranti regolari che vivono nelle baracche di Contrada Russo. Ha l’obiettivo di ridurre l’emarginazione sociale dei migranti, di promuovere l’inclusione sociale e favorire forme di accoglienza diffusa. Rientra nell’ambito del progetto interregionale “SU.PR.EME. – Sud Protagonista nel superamento delle Emergenze”, è finanziato dalla Regione Calabria attraverso il Fondo Asilo Migranti Integrazione (FAMI) emergenziale della Commissione Europea e ha come capofila il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

 

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