“Io penso che un uomo senza utopia, senza sogno, senza ideali, vale a dire senza passioni e senza slanci sarebbe un mostruoso animale fatto semplicemente di istinto e di raziocinio, una specie di cinghiale laureato in matematica pura” - Fabrizio De Andrè
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Cassano allo Ionio: piazzetta a Lauropoli intitolata al Cavaliere Biagio Tancredi

Intitolata nel fine settimana al Cavaliere Biagio Tancredi la piazzetta confinante con via Fiume di Lauropoli. Alla cerimonia di intitolazione erano presenti, oltre al sindaco Giovanni Papasso, tutta la giunta comunale, il presidente del Consiglio Comunale in rappresentanza dei membri della civica assise (presenti sia tra le fila della maggioranza che della minoranza) Lino Notaristefano, l’assessore regionale Gianluca Gallo, l’ex Deputato Peppino Aloise, l’ex assessore provinciale Rosetta Console, il presidente di Confagricoltura Calabria, Alberto Statti, il componente di Giunta nazionale sempre di Confagricoltura, Nicola Cilento, Paola Granata, presidente di Confagricoltura Cosenza, i collaboratori di Biagio Tancredi, Giuseppe Adduci e Salvatore Camodeca. Presenti anche altre personalità che sono arrivate dalla Puglia, come Giandomenico Pastore Bovio, e dalla Basilicata. Per la famiglia, invece, erano presenti il figlio Domenico Tancredi, la figlia Marietta, le nipoti, oltre a tante autorità civili, militari, come il vicequestore Giovanni  Arcidiacono della Polizia di Castrovillari, il Luogotenente della Guardia di Finanza Roberto De Marco, la comandante della Polizia Locale Anna Maria Aiello, una rappresentanza della Compagnia dei Carabinieri di Cassano, altre autorità religiose e tantissimi cittadini accorsi per ricordare la memoria di Biagio Tancredi, imprenditore agricolo e sindacalista, punto di riferimento per l’intera comunità. Ognuno degli intervenuti ha voluto ricordare i bei momenti andati e i tanti aneddoti che hanno visto protagonista il compianto Cavaliere Tancredi scomparso nel marzo del 1997.

Nel corso del suo intervento, il sindaco Papasso ha spiegato come abbia voluto fortemente dedicare uno spazio pubblico alla figura del Cavaliere Biagio Tancredi, imprenditore agricolo e sindacalista, che ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva dell’intera comunità, soprattutto di Lauropoli. “Oggi siamo qui – ha esordito – per intitolare ufficialmente questo spazio pubblico, ubicato nei pressi della storica “masseria” Tancredi, ove tutt’ora vive la sua famiglia, ad un uomo coraggioso, saggio, benvoluto da tutti, che ha saputo creare occasioni di lavoro per tante famiglie”.

Nella lettura della motivazione, invece, l’assessore Annamaria Bianchi ha ricordato come “per il Cavalier Biagio Tancredi l’elemento decisivo per il successo d’impresa era la coerenza e le qualità operative e umane degli operai. Fu un uomo coraggioso, di sistema e di gruppo, con lo sguardo sempre proiettato verso il futuro e l’innovazione, che non ha mai disgiunto l’attività di imprenditore agricolo da quella di cittadino impegnato, prodigandosi in azioni che potessero contribuire al miglioramento della sua categoria, della sua azienda e della sua comunità”.

Una personalità che, per il suo attivismo, la sua lungimiranza, le sue capacità imprenditoriali e per la sua intensa attività sindacale a favore dei lavoratori agricoli ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti, a tutti i livelli, tanto che il 26 marzo del 1966, il Presidente Giuseppe Saragat, lo nominò Cavaliere della Repubblica e il Presidente Francesco Cossiga Cavaliere Ufficiale della Repubblica il 27 dicembre del 1987.

“La scelta di intitolare al Cavaliere Biagio Tancredi la piazzetta ubicata nella frazione di Lauropoli – ha concluso il sindaco Papasso – è dettata dal fatto che occorre, oggi più che mai, conservare il ricordo e trasmettere alle nuove generazioni la storia, la tenacia e l’esempio di un uomo che è stato protagonista del suo tempo, nel lavoro e nel pensiero. Figure come la sua – ha concluso – oltre che da esempio per i giovani, devono servire a unire la comunità perché viviamo un momento storico difficile e preoccupante per affrontarlo al meglio abbiamo bisogno di una comunità solida e unità”. A chiudere la serie di relazioni, infine, è stato il presidente del consiglio Lino Notaristefano.

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