“Ecco che cosa ho pensato: affinché l'avvenimento più comune divenga un'avventura è necessario e sufficiente che ci si metta a raccontarlo” - Jean-Paul Sartre
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Crollo viadotto Longobucco, Cgil e Uil: “Accertare subito resposanbilità”

“La forza del fiume Trionto, dopo le piogge delle ultime ore, ha fatto crollare una parte del ponte. Solo la fortuna ha fatto si che non si registrassero incidenti con gravi ripercussioni a chi quel ponte attraversa ogni giorno per andare a lavorare o fare rientro a casa”.

Lo affermano, in una nota congiunta, Simone Celebre segretario generale Fillea Calabria, Giuseppe De Lorenzo segretario Fillea Cosenza e Maria Elena Senese segretaria generale Feneal Uil.

“Stiamo parlando – aggiungono Celebre, De Lorenzo e Senese – del tratto di strada che attraversa il comune di Longobucco, tra il bivio di Ortiano e quello di Destro/Manco. Stiamo parlando di un’opera ‘storica’. I lavori per il viadotto della Sila-Mare, infatti, sono iniziati nel 1990 e ad oggi non sono ancora stati ultimati. Nonostante i 33 anni trascorsi e una spesa di 100 milioni di euro, solo 11 dei 25 chilometri totali sono percorribili. Abbiamo sfiorato la tragedia, ma solo perché il ponte era stato chiuso al transito poche ore prima da Anas, altrimenti oggi avremmo pianto dei morti”.

“Questa è la situazione vergognosa – sottolineano i tre sindacalisti – in cui versa la nostra Calabria. Ci rassicura il fatto che la magistratura di Castrovillari abbia deciso di aprire un fascino d’inchiesta sul crollo dell’infrastruttura per capire cosa possa averlo determinato. Bisogna con urgenza e solerzia accertarne le responsabilità visto che parliamo di un ponte ultimato e dunque collaudato solo 9 anni fa”.

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