“Da tempo leggo e ascolto una serie di invettive, promosse sempre dagli stessi soggetti politici e dalle loro appendici sociali, che disprezzano l’operato dell’amministrazione in Contrada Cantinella. Intendo stigmatizzare apertamente e pubblicamente il comportamento di chi ricopre ruoli istituzionali o sociali e si abbandona a tali strumentali narrazioni, oggettivamente false e che smentirò coi fatti”. Così in una nota il sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi.
“Metanizzazione. L’Amministrazione ha inviato la prima lettera per la metanizzazione di Cantinella il 5 luglio 2019, dopo 20 giorni dal mio insediamento, con oggetto “Richiesta Estensione Rete Gas Metano – Cantinella” segno di come le idee fossero chiare fin dall’inizio. L’ultima lettera, a seguito di una lunga serie di documenti e delibere, quasi tutti prodotti nel silenzio, è dello scorso 20 maggio ed ha per oggetto “METANIZZAZIONE LOCALITA CANTINELLA – SOLLECITO INIZIO LAVORI”, indirizzata direttamente all’Amministratore Delegato di Italgas, dott. Paolo Gallo. Questo perché, mentre i rappresentanti istituzionali del territorio si occupano di chiacchiere e note stampa, ho avuto informazioni rispetto al fatto che i lavori sarebbero stati rimandati di un anno, e pertanto ho richiesto con forza, credo con successo, che i lavori partissero nel più breve tempo possibile. Un lavoro atteso da 40 anni, e che ha avviato e sta portando a compimento questa Amministrazione, scegliendo Cantinella come priorità tra tutte le contrade sprovviste di rete gas-metano.
Rigenerazione Urbana. Cantinella è l’unica contrada che finora è stata proposta dall’Amministrazione per essere oggetto di un grande intervento di rigenerazione urbana con fondi a valere sul PNRR. Dei 55 milioni di euro intercettati dall’Amministrazione, infatti, 45 milioni sono per i borghi (centro storico di Corigliano, centro storico di Rossano, borgo marinaro di Schiavonea) mentre 10 milioni sono stati destinati a Cantinella, con interventi previsti nell’area del consorzio, fermata autobus, rifacimento marciapiedi, rotonde e tutta una serie di altri servizi.
Stabili nell’area demaniale: scuole, posta, chiesa, delegazione comunale. Uno dei tanti problemi ereditati e sui quali nessuno ha voluto mettere mano, con competenze sovrapposte tra Demanio, Consorzio, Comune e terze parti. Tempo fa ci siamo occupati delle Poste: per garantire il servizio mi sono assunto la responsabilità di mettere in sicurezza e rendere decoroso l’immobile, consentendo di non perdere il servizio postale.
Quando ci siamo insediati, la scuola di Piazza Madonna di Fatima era chiusa. Anche lì nessuno è voluto intervenire per l’enorme complessità della faccenda, e mi sono assunto la responsabilità di intervenire sulla scuola, non soltanto mettendola in sicurezza, ma cercando di renderla più gradevole e decorosa, come è oggi. In occasione dell’ultima festa della Madonna di Fatima, il parroco mi ha espresso grande preoccupazione per il porticato ed altre criticità causate dalla mancata manutenzione, sempre determinata dalla complessità della situazione amministrativa degli immobili e non dall’Amministrazione Comunale. Indovinate cosa ho fatto? Ho rassicurato i presenti garantendo ancora una volta che, per ragioni di sicurezza, mi sarei assunto la responsabilità di intervenire, chiedendo esclusivamente di supportare l’Amministrazione segnalando gli interventi che si ritenevano necessari, prima di far intervenire i tecnici comunali per finalizzare le opere. Supporto che sto ancora aspettando, ed evidentemente faremo da soli.
Sono state già da tempo predisposte le assunzioni ed i provvedimenti necessari per riaprire a pieno regime la Delegazione Comunale, che avverrà al termine del periodo di formazione.
Potrei aprire la parentesi sulla scuola di San Nico, sulla quale si potrebbe scrivere un libro dal titolo “Le cose da non fare quando si costruisce una scuola”, ma evito: la aprirò dettagliatamente quando l’avremo messa a posto.
Non solo: anche le iniziative di gruppi aggregativi spontanei sono state e continuano ad essere supportate dall’Amministrazione, a Cantinella come altrove, senza distinzione di colori politici e senza la necessità di mettere il cappello a nessuno, salvaguardando il primato dell’Istituzione ma promuovendo la partecipazione. Una pratica che rientra così tanto nelle corde dell’Amministrazione, che stiamo progressivamente istituzionalizzando attraverso i Patti di Collaborazione, alcuni dei quali sono stati già sottoscritti. Non si chiama “sostituzione”, si chiama “cittadinanza attiva”, che non significa soltanto lamentarsi, ma anche responsabilità”.
“Se tutto questo era così scontato, – conclude Stasi – davvero non capisco per quale misteriosa ragione finora, fino a prima del nostro insediamento, di tutto questo non sia stato fatto assolutamente nulla.
Tranquillizziamo le tantissime persone obiettive che vivono intorno alla porta di accesso nord della nostra grande città: nonostante le tante, oggettive difficoltà di amministrare una città complessa in un’epoca eccezionalmente difficile, l’attenzione dell’intera Amministrazione su Cantinella c’è, è dimostrata nei fatti e continuerà ad esserci, nonostante gli schiamazzi di chi crede di poter costruire consenso sulle fandonie.
I fatti, alla fine, dimostreranno chi fa e chi parla”.