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Tavernise (M5S) denuncia: “Non permetteremo alla sanità privata di spogliare ancora una volta la sanità pubblica in Calabria”

Mentre la Corte dei Conti certifica in Calabria servizi sanitari inadeguati, per cui nell’ultimo monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza la nostra regione si è collocata all’ultimo posto in Italia, avendo totalizzato un punteggio pari a 125 su un minimo di 160,  in diminuzione rispetto all’anno precedente ove il punteggio ottenuto era stato di 162, dunque mentre l’offerta dei servizi sanitari regionale si presenta come estremamente precaria, quello che accade è che il nostro sistema sanitario, per paventate ragioni di legge, si dice pronto a sbattere fuori dalla porta, nella sola Asp di Cosenza, circa 190 infermieri assunti a tempo determinato e la sanità privata si dice subito pronta ad assumerliIn questo contesto troveranno la mia pronta opposizione. Perché non permetterò alla sanità privata di spogliare ancora una volta la sanità pubblica“. E’ quanto denuncia il capogruppo in consiglio regionale Davide Tavernise, dopo aver appreso il testo di una circolare, sottoscritta da Occhiuto in qualità di commissario ad acta, relativa alla utilizzazione delle graduatorie di concorso.

“Chiedo pertanto al presidente Occhiuto un’attenta verifica della circolare sottoscritta, perché la sanità pubblica non può sbattere fuori dalla porta chi ieri ha assunto seppur a tempo determinato per far fronte ad un’emergenza sanitaria, mettendo a rischio la propria vita per spendersi a favore di quella degli altri”, va avanti Tavernise.

La stessa circolare potrebbe essere suscettibile di rilievi costituzionali e in termini di legge. Il commissario ad acta, infatti, può si adottare provvedimenti amministrativi in rappresentanza del governo ma la circolare di fatto va bel oltre, andando a legiferare sostanzialmente su una materia che è di competenza esclusiva dello Stato, trattando di stabilizzazione del personale. Di più la materia risulterebbe normata dall’articolo 20 del Decreto Legislativo 25 Maggio 2017 n. 75, per come è stato successivamente modificato e integrato, da ultimo dall’articolo 1, comma 3/bis, del Decreto -Legge n.228/2021. Si tratta di norme che metterebbero in discussione talune delle disposizioni contenute nella circolare. Auspico, quindi – conclude Tavernise – un intervento del presidente Occhiuto, perché verifichi il tutto e inserisca il personale infermieristico, in scadenza di contratto, in graduatoria per incarico anche a tempo determinato. Tanto ai fini della maturazione del requisito dei 36 mesi, anche non continuativi, utili ai fini della stabilizzazione del rapporto di lavoro“.

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