Con il mutamento degli scenari pubblici, la memoria della data celebrativa del 2 giugno rappresenta una grande riserva di civismo.
E’ quanto si legge in una nota diffusa dal Gran Priore della Confraternita Cattolica Cristiana dei Cavalieri Templari Federiciani della Calabria Filomena Falsetta.
Parliamo di una riserva alla quale si attinge ogni qualvolta v’è il bisogno di riscoprire e ridefinire l’identità della Repubblica, di sentirsi parte di una comunità consapevole della propria storia, di rinnovare il messaggio attorno ai valori della Costituzione.
Valori che a volte, anche per lunghi tratti, sembrano scomparire nelle più generali smemoratezze storiche e civili, in un clima in cui la stessa unità nazionale sembra essere considerata talora un disvalore.
In questo quadro risalta allora in tutta la sua importanza l’impegno rivolto a rifondare l’identità di una nazione nella coscienza collettiva, a partire dalla storia reale e al tempo stesso dagli immaginari del Paese, dai suoi momenti simbolici e dalle sue date fondative, per dare a quella rifondazione sia un respiro europeo sia la consapevolezza delle nuove e drammatiche emergenze internazionali.
Così facendo, riusciremo a non dimenticare i caratteri genetici di un’Italia democratica, mantenendo viva la sua fisionomia repubblicana.