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GAL Terre Locridee propone “Creativa… io vorrei… non vorrei… ma se vuoi”

Un racconto può cambiare il mondo. Un’idea condivisa può accendere il futuro. È da qui che nasce “CREATIVA… io vorrei… non vorrei… ma se vuoi”, evento culturale e insieme Festival delle Idee, che pone al centro le storie delle comunità locali come motore di trasformazione sociale, culturale ed economica. L’iniziativa – promossa dal Gal Terre Locridee e Officine delle Idee, nell’ambito di “Locride 2025 – Tutta un’altra storia” con il progetto “Laboratori di comunità per l’accoglienza legata all’incontro fra il viaggio e il racconto” – nasce per attivare percorsi partecipativi nei comuni del territorio, accompagnando cittadini e cittadine in un cammino condiviso che trasformi le persone in “Narratori di Comunità” e le comunità in custodi attive della memoria, protagoniste della valorizzazione culturale e identitaria del territorio. «Con questo progetto rinnoviamo il nostro impegno per lo sviluppo locale e culturale della Locride, rafforzando il legame tra tradizione e innovazione. Valorizzare le risorse del territorio significa creare opportunità concrete per la comunità, in un percorso condiviso di crescita e coesione» dice il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì. «Abbiamo partecipato con entusiasmo alla candidatura della Locride a Capitale Italiana della Cultura e, anche se il titolo non ci è stato assegnato, vogliamo fare del 2025 l’anno della ripartenza, con più forza, visione e consapevolezza. Un anno in cui costruire basi solide per riproporre, uniti, una nuova candidatura e un nuovo racconto di territorio». «Sostenere iniziative come questa rappresenta per noi un investimento nel capitale umano e culturale della Locride. Vogliamo continuare a costruire reti territoriali che generino valore e che mettano in sinergia istituzioni, scuola e comunità locale» aggiunge il direttore del Gal Terre Locridee, Guido Mignolli. «Attraverso laboratori, incontri, dialoghi e narrazioni, CREATIVA sarà uno spazio di confronto creativo, dove la narrazione si fa strumento di accoglienza, coesione, sviluppo e cura dei luoghi. Un’occasione per immaginare nuovi modi di vivere e raccontare il territorio, partendo dalle storie, dai ricordi, dalle esperienze di chi lo abita ogni giorno». «La scuola ha il compito fondamentale di formare le nuove generazioni, rendendole consapevoli delle potenzialità del proprio territorio. Progetti di questo tipo sono preziosi perché stimolano nei giovani senso di appartenenza e voglia di futuro» dice Carmela Rita Serafino, dirigente scolastica del Polo Liceale “Zaleuco – Oliveti- Panetta-Zanotti”, evidenziando il ruolo formativo del progetto. «Il punto di partenza è ambizioso ma concreto: un archivio digitale partecipato, una guida turistica narrativa, un’antologia collettiva. Strumenti per generare connessioni tra passato e futuro, tra viaggiatori e residenti, tra cultura e turismo, tra generazioni e visioni. Una narrazione nuova, inclusiva, corale». CREATIVA sarà anche un laboratorio permanente di comunità, un crocevia di incontri tra narratori, artisti, attivatori di comunità, operatori culturali, studiosi e cittadini. Un invito a mettersi in cammino insieme per costruire un futuro felice, sostenuto dalla forza dei racconti, dalla bellezza delle differenze e dal desiderio di partecipazione. «Lo sviluppo locale passa necessariamente dalla cultura come strumento di coesione e innovazione. Ogni iniziativa che coinvolge la comunità in percorsi partecipativi rafforza la nostra capacità di immaginare e costruire un futuro sostenibile» spiega Antonio Blandi, project manager di Officine delle Idee. «“Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi” diventa così una chiamata gentile ma potente alla responsabilità collettiva, alla possibilità condivisa di cambiare i luoghi dove viviamo – a partire da una storia. Raccontare è un atto di coraggio. È dire “ci siamo” al mondo. È prendere la propria storia e offrirla come ponte tra passato e futuro. Quando una comunità sceglie di raccontarsi, sta già costruendo una visione condivisa, sta già seminando un futuro più consapevole, più accogliente, più felice». Per tutto ciò CREATIVA non è solo un evento, è un Festival delle Idee. Un tempo e uno spazio in cui le parole diventano strumenti di trasformazione, in cui la narrazione si fa incontro, cura, ascolto. Un laboratorio vivo e partecipato, in cui memoria e immaginazione si intrecciano per generare ospitalità culturale, turismo esperienziale e bellezza condivisa.

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