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La dodicesima edizione del Premio Elmo

La dodicesima edizione del Premio Elmo ha trasformato il Sagrato della Chiesa Madre San Teodoro Martire in un affascinante palcoscenico di cultura ed eleganza, regalando al pubblico una serata indimenticabile. L’evento, promosso dall’Associazione Piazza Dalì con la direzione artistica di Giammarco Pulimeni, ha celebrato le eccellenze culturali italiane. Le storie di vita e arte si sono intrecciate in un arazzo di inestimabile valore, trasformando Rizziconi in un epicentro di bellezza e diversità culturale. Il Premio Elmo ha dimostrato ancora una volta la sua importanza nel preservare e promuovere il patrimonio culturale del nostro Paese.

Il tema di quest’anno, “Il telaio”, ha offerto una profonda riflessione sulla resilienza e sulla creatività. Questa metafora ha rappresentato perfettamente l’idea di intrecciare le nostre vite, unendo fili fissi e mobili per creare un tessuto unico e irripetibile. La serata ha sottolineato come le nostre origini e le esperienze personali si fondano per formare un mosaico culturale ricco e variegato.

Il presidente dell’associazione Piazza Dalì Giammarco Pulimeni ha dichiarato con emozione: «Il tema di quest’anno potrebbe sembrare meno provocatorio rispetto alle edizioni passate, ma nasconde una grande profondità. Abbiamo scelto il simbolo del telaio perché racchiude in sé la storia dei nostri ospiti, legando il lavoro e la vita dell’uomo in una potente metafora. Il telaio si fonda sull’ordito, un elemento che ognuno di noi possiede fin dalla nascita. Questo ordito varia in base alla nostra estrazione sociale, al periodo storico e al luogo di nascita, rendendo ogni trama unica. Alcuni hanno un ordito più grande e robusto, altri più sottile e fragile, ma la vera differenza sta nella trama che scegliamo di tessere. Siamo noi, con le nostre azioni quotidiane, a intrecciare la nostra storia, nodo dopo nodo, giorno dopo giorno. Ed è proprio qui che entra in gioco la storia dei nostri ospiti, protagonisti di questa importante cerimonia. È stata una serata straordinaria, resa ancora più speciale dal pubblico presente: una grande famiglia che abbiamo costruito nel corso degli anni. Tra i partecipanti, oltre a ospiti provenienti da altre Regioni, abbiamo avuto il piacere di accogliere i premiati delle edizioni precedenti, persone che ci seguono fedelmente da Reggio, Cosenza e tante altre città della nostra amata Regione. Questo ci riempie di orgoglio e ci conferma che stiamo percorrendo la strada giusta. Ringrazio tutti i presenti, il nostro super team, la mia grande spalla e anima dell’associazione Lidia Coppola. Ringrazio Luigia Granata per la collaborazione; quest’anno, abbiamo voluto assegnarle un riconoscimento speciale. Infine, abbiamo assegnato un premio anche ad Antonio Murrone, sempre vicino a Piazza Dalì. Per la prossima edizione, abbiamo già in serbo tante sorprese, mantenendo lo stesso format che si è rivelato vincente».

Il sindaco di Rizziconi Alessandro Giovinazzo: «Ho avuto la fortuna di veder nascere e crescere il Premio Elmo. Negli anni, ha portato tante eccellenze nel nostro territorio. Questo evento è diventato un punto fermo della nostra estate. In molte occasioni, ha aperto anche il calendario rizziconese. Non posso che ringraziare l’associazione Piazza Dalì, a nome di tutta l’amministrazione comunale, per la promozione della cultura con massimo impegno e dedizione».

La dodicesima edizione del Premio Elmo ha visto la partecipazione di personaggi illustri. Tra i presenti, anche l’attrice Giusy Loschiavo, conosciuta dal grande pubblico per aver recitato in numerose fiction tra cui “Ultimo-Caccia ai Narcos”. La serata è stata presentata da Alessandra Giulivo (presidente della Camera Nazionale Giovani Fashion Designer).

Tra i premiati nella sezione Artisti: Elena Trunfio del Museo di Locri, Tiziana Pulice, Massimiliano Ferragina e Antonella Salatino. Nella sezione Giornalismo e Scrittura, saranno premiati Michele Caccamo e Paola Pucciatti. Per la categoria Associazioni e/o Promotori, riceveranno il riconoscimento il Festival nazionale del diritto e della letteratura della città di Palmi e il Cose Belle Festival di Deborah De Rose. Infine, tra i premi speciali spicca Domenico Naso.

Il comitato tecnico scientifico della dodicesima edizione del Premio Elmo: Roberto Sottile (critico d’arte e presidente di giuria), Luigia Granata (artista, stilista designer identitaria, presidente Confartigianato settore Moda Calabria, consigliere  nazionale Federmoda Confartigianato Imprese), Tina Sgró (artista), Marilena Morabito (architetto e curatore d’arte), ⁠Demetrio Giuffrè (artista), Stefania Sammarro (direttore artistico di Art Fabrique Calabria), il direttivo dell’associazione Piazza Dalì.

Elena Trunfio è stata premiata per aver tradotto una passione (per l’arte e l’architettura) in professionalità permettendo così alle nuove generazioni di rivivere la storia antica, attraverso mostre innovative e programmi educativi, con un’attenzione particolare alla conservazione e promozione del patrimonio archeologico di Locri, il quale vive oggi una dimensione divulgatrice tra storici e appassionati.

L’Associazione Piazza Dalì e la giuria del Premio Elmo hanno conferito il riconoscimento a Tiziana Pulice, per la capacità di donare straordinaria vitalità attraverso l’architettura della luce, donando ad opere d’arte e città un nuovo volto, cogliendone l’essenzialità, evocandone l’anima, attraverso una nuova interpretazione del design dell’illuminazione. La luce diviene così uno strumento, nelle mani di un’artista oltre che grande professionista del settore, che dona emozioni e storicità all’evento.

Tra i premiati, Massimiliano Ferragina che con la sua ricerca artistica recupera la frattura tra contemporaneità e fede. Il suo linguaggio pittorico fatto di colore e luce si interseca con richiami religiosi, attraverso un segno compiuto, che lo rende nel panorama nazionale artista della bellezza e della fede. In un contesto dove l’arte sacra trova poco spazio, Massimiliano riesce a trasmetterci contenuti e messaggi che diventano accessibili a tutti in una dimensione pubblica e sociale, ma anche intima e spirituale. Le sue numerose committenze testimoniano, come, tassello dopo tassello, la pittura, la ricerca diventa punto di riferimento di un messaggio universale che appartiene a tutti.

Antonella Salatino è stata premiata per la promozione e la valorizzazione del patrimonio culturale meridionale e calabrese, con il suo immenso lavoro, nonostante la giovane età, la cura dell’arte della sua espressione riportata in scritti scientifici lineari, che trasmettono l’impegno e l’importanza della custodia di un patrimonio artistico indifferente del territorio.

Poeta, scrittore e drammaturgo, Michele Caccamo ha ricevuto il Premio Elmo per il suo stile evocativo e per la profondità emotiva delle sue opere, che lo portano oltre i confini nazionali, la capacità di trasformare le parole in una prosa insita di sonorità, armonia, musicalità, dando il giusto valore ad ogni espressione. Per l’attenzione nei suoi lavori alla dignità dell’altro, con lo studio delle religioni e l’impegno civile che trasmette con le sue storie.

Paola Pucciatti è stata premiata per l’esempio di integrità professionale insito in ogni suo lavoro, per la dedizione dimostrata durante la sua carriera al giornalismo d’inchiesta, per aver trasmesso ogni notizia con limpidezza e passione indipendentemente dall’ambito rappresentato. La capacità di mettere in primo piano l’animo della notizia rendendo partecipe lo spettatore e coinvolgendolo con grande umiltà nella vicenda.

L’Associazione Piazza Dalì e la giuria del Premio Elmo hanno conferito il premio al Festival Nazionale di Diritto e Letteratura Città di Palmi per rendere concreto il valore culturale attraverso la condivisione di conoscenze e relazioni, lungo tematiche che si intrecciano con la realtà di una vita dinamica e in continua evoluzione. Mettendo in risalto l’intreccio che sussiste tra ambiti considerati distanti tra loro e la coordinazione delle norme che regolano il tutto.

Cose Belle Festival nella persona di Deborah De Rose ha ricevuto il Premio Elmo per la capacità di aver reso concreta la bellezza tramite la creatività e la fantasia, lasciando un segno indelebile in coloro che vivono l’esperienza del festival, che si contraddistingue per i segni di accoglienza e solarità, tra colori e condivisioni delle realtà locali, alla scoperta dei meravigliosi borghi calabresi, tra ieri e il domani per vivere l’oggi.

Domenico Naso è stato premiato per la sua disponibilità durante gli anni della crescita del Premio, apportando la sua professionalità e conoscenza nel settore della comunicazione e dello spettacolo, per il suo senso critico e satirico sui fenomeni culturali e di costume, che ha permesso di sviluppare nuove idee e consacrare il nostro percorso. Per dare lustro con le sue capacità e la sua professione a un territorio che è fonte di cultura. 

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