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Progetto FARM al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria

Il progetto FARM – Formazione Augmented Reality e Musei, entra nel vivo della programmazione: dopo diversi moduli propedeutici inerenti la comunicazione visiva per gli studenti del progetto Farm, da domani 14 maggio 2024 dalle ore 9.00, si aprono le porte del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

Grazie alla partnership tra il MArRC e Living Camera, azienda che ha ideato FARM, i discenti potranno entrare in contatto diretto con le opere del nostro patrimonio culturale per iniziare la progettazione di contenuti per la realtà aumentata per la durata dell’intero modulo. Il progetto, promosso dal Ministero della Cultura e finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU attraverso i fondi PNRR “Transizione digitale organismi culturali e creativi”, permetterà visite immersive nei tesori custoditi all’interno del MArRC.

Il formatore sullo sviluppo dei contenuti interattivi è Marco Pucci, attualmente docente del corso di Progettazione Multimediale, presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo – Nuove Tecnologie dell’Arte; ha insegnato all’Accademia di Brera per sei anni dove ha anche studiato e si è laureato.
Ha tenuto il corso di Studio e analisi dei dispositivi di Realtà Aumentata, presso l’Università IULM di Milano; e il corso di Multimedia, presso Civica Scuola di Cinema di Milano. Dal 2005 realizza installazioni interattive, allestimenti multimediali in ambito artistico e museale, videomapping per enti pubblici e privati, laboratori didattici e workshop. Inoltre, ha partecipato a festival e mostre in Italia e all’estero con lavori che affrontano criticamente i risvolti sociali dei nuovi media.

Insieme a Pucci, i discenti realizzeranno un’app sperimentale dalla quale sarà possibile accedere ai contenuti di realtà aumentata per alcune delle opere presenti nel Museo: la possibilità di fare formazione a stretto contatto con i reperti e ma soprattutto con gli esperti del MArRC, determinanti nei contenuti e come guida in questo percorso, sono un valore aggiunto per gli studenti ma anche per i visitatori che fruiranno dell’applicazione sui propri device per conoscere al meglio e in maniera dinamica il patrimonio archeologico e culturale calabrese.

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