Abitanti e studenti protagonisti delle azioni del Laboratorio residenziale di O_S(i)amoLab Comunità, partecipazione, territorio, cura e identità sono le parole e le azioni che hanno accompagnato e reso vivo il Laboratorio residenziale di Comunità che si è svolto nello scorso weekend a Samo. Da venerdì 10 a domenica 12 maggio, il borgo è stato animato da una serie di attività portate avanti nell’ambito del progetto O_S(i)amoLab, laboratorio di progettazione esperienziale e di innovazione culturale diretto dalla docente Natalina Carrà. Insieme agli studenti del corso di Strategie e Politiche della Coesione Territoriale di Architettura dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, gli abitanti, e in particolare i piccoli allievi della scuola Macrì, sono stati coinvolti in laboratori di progettazione e nell’intervento artistico denominato “Le pietre del sole sulla via delle fontane”: guidati dai docenti Gianni Brandolino, Paola Raffa e Aldo Zucco, hanno prodotto un murale sulla strada che conduce alle sorgenti di acqua per le quali il territorio di Samo è noto, ispirato al blu dell’artista Mirò e al blu del mare jonico che si osserva dal paese. Una tre giorni, in cui gli studenti universitari hanno soggiornato e vissuto con la comunità, colloquiando con gli abitanti per conoscere da vicino la vita del paese, alla ricerca di storie, tradizioni, personaggi, che andranno a comporre la Mappa di Comunità, prodotto finale di questa sperimentazione. “Un progetto – sottolinea Natalina Carrà – che vuole attivare processi di partecipazione e innovazione culturale, perché il futuro dei piccoli paesi passa dalla consapevolezza dei suoi abitanti che devono essere in grado di elaborare visioni di futuro autonomamente, anche con il supporto come in questo caso di esperti e facilitatori”. Durante la tre giorni, anche tavole rotonde tematiche, tra studiosi, ricercatori e referenti dei partner del Laboratorio, che hanno riportato esiti e prospettive del più ampio progetto “APQ Borghi ed Ospitalità. Re_ThiNk Precacore. Idee di futuro per Samo e il Borgo antico di Precacore” della Regione Calabria e realizzato dal Comune di Samo. Il sindaco Paolo Pulitanò si è detto molto soddisfatto di questo momento: “Siamo lieti di ospitare gli studenti dell’Università Mediterranea e che la comunità sia partecipe delle azioni che stiamo realizzando. L’amministrazione comunale lavora costantemente con numerosi progetti che rendono il paese e il suo vasto territorio sempre più fruibile: un impegno che si traduce anche in crescita turistica ed economica del borgo”. Fruibilità e accessibilità sono infatti il cuore di tutto l’intervento realizzato attraverso i lavori di restauro del Borgo antico di Precacore e del sentiero che lo collega a Samo, sotto la direzione dell’architetto Michelangelo Pugliese. Nel corso dell’evento, sono state illustrate anche le successive azioni inserite nel Laboratorio O_S(i)amoLab, che vedranno all’opera vari partner in altri momenti che coinvolgeranno la comunità: Mana Chuma Teatro, la Galleria d’Arte contemporanea Techne, Legambiente “Città dello Stretto”, Slow Food Reggio Calabria, Pro Loco di Samo. Si realizzeranno inoltre i Laboratori di Guida di Comunità, condotti dal docente Luigi Zumbo, e il cantiere di restauro dei dipinti della Chiesa di San Giovanni Battista a Precacore, in collaborazione con l’Università della Calabria. Il progetto si avvale della partnership del Dipartimento dArTe dell’Università Mediterranea, dell’Ente Parco Nazionale d’Aspromonte e dell’Ordine degli Architetti di Reggio Calabria.
Comunità e cura del territorio a Samo
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