Si è conclusa con la Lectio Magistralis del prof Giuseppe Novelli su “Invecchiare in salute: Geni, Genoma ed Epicenetica”, la prima giornata del convegno, promosso dalla SIBioC Calabria (Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare) in corso all’Ordine dei Medici di Cosenza.
Il simposio giunto quest’anno alla seconda edizione, ha voluto porre l’accento sul ruolo della “medicina di laboratorio e degli stili di vita nei processi di longevità”.
“La scienza ha dimostrato come gli stili di vita rappresentino un elemento determinante per la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili e per promuovere una longevità sana – ha dichiarato la dr.ssa Marianna Puzzo, responsabile scientifica dell’ evento e Delegata regionale della SIBioC Calabria – Patologie come quelle cardiovascolari, neuro-degenerative, metaboliche e neoplastiche sono oggi una delle principali sfide per i sistemi sanitari, con un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone e sui costi sociali”.
“L’ incontro scientifico nasce con l’obiettivo – ha proseguito la Delegata regionale – di approfondire le connessioni tra genetica, ambiente, abitudini quotidiane e salute, e di esplorare strategie innovative per migliorare la prevenzione, il trattamento e la qualità di vita”.
Il ruolo della genetica nella prevenzione delle patologie cardiovascolari, neurovegetative e delle sindromi metaboliche sono stati i temi al centro della prima sessione di lavori congressuali. Gli interventi hanno posto l’accento sull’importanza degli stili di vita e il ruolo della medicina di laboratorio nell’affrontare le nuove sfide della prevenzione.
L’approccio olistico alle patologie oncologiche ereditarie è stato al centro della seconda sessione dei lavori, che ha anche acceso i riflettori sulla valorizzazione del ruolo del medico di famiglia, come figura cruciale per intercettare precocemente fattori di rischio e guidare i pazienti verso scelte di vita salutari.
I lavori del simposio proseguiranno domani con sessioni tematiche dedicate alla medicina di laboratorio, al suo contributo al piano regionale di prevenzione e diagnosi precoce. Saranno presentati studi sui bio-marker della longevità, strumenti preziosi per monitorare e ottimizzare lo stato di salute della popolazione, e si discuterà l’importanza di promuovere un approccio integrato che coniughi prevenzione, diagnosi precoce e interventi personalizzati