Un confronto storico-politico di alto profilo animerà il centro storico di Cosenza giovedì 10 aprile. Nella sede della Fondazione Premio Sila, in via Salita Liceo, 14, alle 18, lo storico e saggista Piero Bevilacqua presenterà il suo ultimo lavoro, edito da Castelvecchi, “La guerra mondiale a pezzi e la disfatta dell’Unione Europea”. L’evento, organizzato dalla Fondazione Premio Sila e introdotto dall’avvocato Enzo Paolini, presidente della Fondazione, vedrà la partecipazione di Francesco Raniolo e Battista Sangineto che dialogheranno con l’autore.
La Fondazione Premio Sila conferma il suo ruolo di promotrice di cultura e dibattito con un appuntamento dedicato alle sfide globali e al futuro dell’Europa. Giovedì 10 aprile, alle 18, nella sua sede cosentina, in via Salita Liceo 14, il protagonista della serata sarà Piero Bevilacqua che presenterà “La guerra mondiale a pezzi e la disfatta dell’Unione Europea”, il suo ultimo saggio che analizza con rigore accademico le crisi contemporanee, dai conflitti frammentati alle debolezze strutturali della UE. «La Fondazione crede nel potere della conoscenza come strumento di crescita collettiva – ha dichiarato Enzo Paolini. Con questo evento, vogliamo offrire alla comunità uno spazio di riflessione critica, lontano dalle semplificazioni, per comprendere le radici delle tensioni che segnano il nostro tempo». L’incontro rappresenta un’occasione unica per approfondire temi cruciali come la geopolitica moderna, il ruolo delle istituzioni europee e l’importanza della cultura come collante sociale. A guidare il dibattito, Francesco Raniolo e Battista Sangineto, studiosi di rilievo nel campo delle relazioni internazionali, che dialogheranno con Bevilacqua su dati, scenari e possibili soluzioni.
“La guerra mondiale a pezzi” esamina l’evoluzione dei conflitti contemporanei, non più limitati a fronti tradizionali ma diffusi in “frammenti” che coinvolgono attori globali, economie informali e crisi ambientali. Parallelamente, l’autore affronta il declino dell’Unione Europea, nata come progetto di cooperazione e oggi intrappolata in egoismi nazionali e paralisi decisionale. «L’Europa rischia di diventare un gigante burocratico senza anima», sottolinea Bevilacqua. «Senza una visione condivisa, basata su valori e solidarietà, il suo destino sarà segnato dall’irrilevanza».
Attraverso una ricostruzione storica meticolosa e dati inediti, il saggio si trasforma in un appello alla responsabilità collettiva, invitando cittadini e istituzioni a riconquistare il ruolo della cultura come strumento di coesione.
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LA SCHEDA DEL LIBRO
Piero Bevilacqua, La Guerra Mondiale a Pezzi e la Disfatta dell’Unione Europea, Castelvecchi
In un’epoca di transizioni epocali, Bevilacqua offre una lettura originale delle crisi globali, collegando guerre asimmetriche, migrazioni di massa e collasso ambientale. Il saggio esplora come l’Unione Europea, nata per garantire pace e prosperità, stia fallendo nel rispondere alle sfide del XXI secolo, schiacciata da burocrazia e miopia politica. Con uno stile accessibile ma rigoroso, l’autore propone una riflessione urgente: solo ripartendo dai valori fondativi e dalla partecipazione cittadina, l’Europa potrà riconquistare un ruolo da protagonista.
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LA BIOGRAFIA DELL’AUTORE
Piero Bevilacqua
Storico e accademico italiano, Piero Bevilacqua è professore emerito di Storia Contemporanea all’Università La Sapienza di Roma. Autore di oltre 20 saggi tradotti in più di 15 lingue, è riconosciuto a livello internazionale per i suoi studi sulla storia ambientale, lo sviluppo economico e le dinamiche sociali del Mediterraneo. Tra le opere più importanti: “Tra natura e storia” (1996), “Il grande saccheggio” (2011) e “Il capitalismo contro la Terra” (2020). Collaboratore di testate come Repubblica e Il Manifesto, unisce rigore scientifico a un impegno civile costante, ponendo al centro della sua ricerca il rapporto tra uomo, risorse e istituzioni. Vincitore del Premio Viareggio per la saggistica nel 2012, è considerato una voce fondamentale nel dibattito culturale italiano ed europeo.