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“LibrinComune”: venerdì 6 dicembre al Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza la presentazione del libro di Giuseppina De Marco “Sistemi urbani e tipi architettonici nell’area dello Stretto”

Si preannuncia ricca di spunti di interesse la presentazione, venerdì 6 dicembre, al Museo dei Brettii e degli Enotri, alle ore 17,30, del libro di Giuseppina De Marco “Sistemi urbani e tipi architettonici nell’area dello Stretto”, edito da Laruffa. La presentazione del volume si inquadra nell’ambito della collaudata iniziativa dell’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso, “LibrinComune”, coordinata dalla consigliera delegata del Sindaco alla Cultura, Antonietta Cozza. L’incontro con l’autrice, Storico dell’arte e dell’architettura e da oltre dieci anni docente di Elementi di Architettura e Urbanistica presso l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, sarà aperto dai saluti del Sindaco Franz Caruso. Prevista la presenza della delegata del Sindaco alla Cultura Antonietta Cozza, della direttrice del Museo dei Brettii e degli Enotri, Marilena Cerzoso e della direttrice della Biblioteca “Stefano Rodotà” del Liceo “Telesio” di Cosenza, Antonella Giacoia. Ad introdurre la presentazione e a moderarla, la giornalista del Circolo Artieparole, Pia Tucci. Con l’autrice Giuseppina De Marco dialogherà Alessandro Tosi dell’Università di Pisa. Tosi è il direttore scientifico del Museo della Grafica di Pisa e Vice Presidente del Sistema Museale di Ateneo. “Questo libro – sottolinea l’autrice Giuseppina De Marco – è il risultato dell’esperienza di un decennio di insegnamento presso l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria e si pone diversi obiettivi: fornire agli studenti l’acquisizione di un metodo di ricerca per l’analisi critica delle architetture e degli spazi urbani; stimolare un atteggiamento consapevole nei confronti di ogni forma d’arte; suscitare un interesse profondo e un comportamento responsabile verso il patrimonio artistico del territorio, inteso sia come lettura dei rapporti tra urbs e civitas che come riconoscimento dei diversi linguaggi architettonici. Il volume – prosegue De Marco – è strutturato in due parti. La prima, contiene saggi di inquadramento didattico e metodologico; una disamina sulla formazione degli architetti nelle Accademie prima dell’istituzione delle Facoltà di Architettura; un percorso tra i miti e le catastrofi che hanno caratterizzato l’area dello Stretto; una lettura delle città scomparse, mediante l’analisi di numerose iconografie d’arte; un excursus sulla cultura progettuale dopo il sisma del 1908. La seconda parte del volume presenta, invece, i risultati delle ricerche degli allievi del corso di Elementi di Architettura e Urbanistica, per far conoscere alla collettività la storia e il messaggio racchiuso nelle opere architettoniche e negli spazi urbani che quotidianamente abitiamo. L’insegnamento e la ricerca in Accademia nel settore della conoscenza e valorizzazione dei Beni Culturali rivestono un ruolo importante, poiché consentono ai giovani di acquisire un metodo di ricerca scientifico, mirato a cogliere il significato delle opere in contesti e territori diversi, attraverso la ricerca sul campo e l’analisi delle fonti documentarie, contribuendo così alla rinascita delle città, che hanno dimenticato i valori estetici e etici dell’abitare. La dimensione storica dell’Area dello Stretto viene qui in parte ricostruita dagli allievi dell’Accademia, ora più consapevoli delle loro origini. Perché progresso significa volgere lo sguardo al passato per disegnare il nostro futuro, valorizzando le risorse e le vocazioni del territorio”. Alla presentazione del libro farà seguito l’inaugurazione della mostra “GEVIERT, InQuadrature dall’area dello Stretto” a cura dell’Associazione Meràki, con alcune illustrazioni del volume.

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