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“Virgilio va in montagna, i licei classici nella Resistenza”, presentato a Cosenza il libro di Katia Massara

In vista della Festa della Liberazione, la Fondazione Giacomo Mancini insieme al Liceo Classico Bernardino Telesio di Cosenzala Biblioteca Stefano Rodotà e il Dipartimento di studi Umanistici dell’Università della Calabria, ha organizzato la presentazione del volume di Katia Massara dal titolo “Virgilio va in montagna, i licei classici nella Resistenza” edito da Carrocci editore.

 

L’evento che si è svolto nella splendida cornice della Biblioteca Rodotà è stato introdotto da Domenico De Luca, dirigente scolastico del Liceo che ha sottolineato l’importanza della festa della Liberazione e il dovere di studiarla e approfondirla. 

 

Alla professoressa Antonella Giacoia, docente del Telesio e direttrice della Biblioteca è toccato il compito di spiegare il senso dell’iniziativa:

 

Katia Massara, anche lei una telesiana, ha scritto un libro molto interessante che evidenzia come in Italia fu grande il contributo alla Resistenza, anche in termini simbolici, degli studenti e dei professori dei licei classici. La figura dell’intellettuale resistente –ha continuato la professoressa Giacoia – ha le sue radici nell’anagrafe di questi istituti, dal momento che il fascismo trovò spesso i suoi critici più severi proprio in quella scuola di élite concepita per allevare i futuri quadri del regime“.

 

E’ intervenuto poi Giacomo Mancini, deputato al parlamento nella XIV e XV legislatura, che ha affermato: 

 

Per me è arricchente e  stimolante dialogare con gli studenti del liceo Telesio sul sacrificio eroico di donne e uomini tra i quali molti giovani e giovanissimi per sconfiggere il fascismo, scacciare i nazisti e ridare la libertà e la democrazia al nostro paese. Non ci poteva essere modo migliore – ha concluso Mancini-  per avvicinarsi alla festa della Liberazione

 

Al professore Pierluigi Pedretti, docente del Telesio, il compito invece di dialogare con l’autrice Katia Massara che ha ribadito 

 

Dopo l’8 settembre, per molti di loro rifugiarsi in montagna o entrare nei Gruppi di azione patriottica (GAP) delle città occupate fu il naturale proseguimento di un percorso cominciato nelle aule scolastiche. Attraverso la ricostruzione di storie note e meno note che si intrecciano fra loro, il libro evidenzia il legame forte e sistematico tra lo studio dei classici e della filosofia e l’adesione alla Resistenza”.

 

Molte poi sono state le domanda e le sollecitazioni provenienti dagli studenti presenti.

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