“La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla” - Gabriel Garcia Marquez
HomeAgoràAgorà Catanzaro“Ceilings IV - reti di comunità”, iniziata a Badolato la Summer School...

“Ceilings IV – reti di comunità”, iniziata a Badolato la Summer School legata al progetto dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro

È stata presentata ieri la Summer School di “Ceilings”, il progetto di ricerca promosso e organizzato dall’Accademia di Belle Arti di Catanzaro che mira a rafforzare la formazione degli studenti, la promozione del territorio, a supportare e potenziare la produzione dell’arte contemporanea.

Lo splendido borgo di Badolato (CZ) sarà la cornice che ospiterà, fino a domenica 24 luglio, l’evento formativo che ha coinvolto 16 studenti provenienti da tutta Italia, coordinati dai docenti dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro Simona Caramia, Maurizio Lucchini, Andrea Grosso Ciponte, Simona Gavioli e Maria Saveria Ruga. A loro si aggiungeranno, per lo svolgimento dei workshop e degli approfondimenti formativi sul tema della quarta edizione di “Ceilings”, le reti di comunità, Francesco Cuteri, archeologo, Domenico Cersosimo, docente Unical, Giuseppe Mantella, restauratore, Antonella Gioli, docente Uni Pisa, Chiara Mortari, docente Unibs, Giacomo Triglia, regista e docente Aba Reggio Calabria, Camilla Federici, docente Unibs, l’artista Silvia De Gennaro, Maurizio Gaetano Lucchini, docente ABA Catanzaro, Andrea Brogni, docente ABA Pisa.

Il borgo, inoltre, ha ospitato per dieci giorni tre artisti – Andrea Grosso Ciponte, Francesco Sena e Luca Sivelli – che hanno affrontato le tematiche dello spopolamento, della restanza e delle migrazioni, ognuno con uno sguardo personale e attraverso la propria poetica*. Le opere realizzate saranno donate all’Amministrazione Comunale e incluse nella collezione del Museo diffuso cittadino in corso di realizzazione.

«Il progetto “Ceilings” è nato nel 2017 e da allora è cresciuto nella forma e nei contenuti – ha detto Simona Caramia -. Per la prima volta lanciamo anche una summer school e lo facciamo nel contesto del borgo di Badolato perché è l’occasione, partendo dall’interdisciplinarietà che è sempre stata alla base dell’impostazione del progetto, per guardare al tema della valorizzazione del territorio da un punto di vista esterno rispetto al territorio stesso. Attraversare il territorio significa accettarne le contraddizioni e quindi sapere che non tutto andrà secondo le nostre previsioni. Dobbiamo imparare a confrontarci con l’imprevisto, che è sempre una sfida. La realtà, però, ci precede e nel farlo ci racconta una storia, di confrontarci con essa che è sempre viva e in divenire. Qui abbiamo trovato un’umanità capace di accoglierci in maniera straordinaria che ci parla di una comunità che vuole aprirsi, che è resiliente, che è viva che sa che il futuro è nella contaminazione con l’arte e con altra umanità».

La prima giornata della summer school, dopo l’avvio dei gruppi di lavoro e la presentazione delle opere site specific, si è conclusa con un incontro aperto a residenti e turisti del borgo con Domenico Cersosimo.

IL PROGRAMMA DELLA SUMMER SCHOOL

VENERDÌ, 22 LUGLIO

ORE 9:30

Passeggiata esplorativa nel borgo con il restauratore Giuseppe Mantella, l’archeologo Francesco Cuteri (docente di Beni Culturali ABA Catanzaro), con il coordinamento di Maria Saveria Ruga;

ORE 15:00 – CONSIGLIO ITALIANO DEI RIFUGIATI

Workshop “Connessioni: il patrimonio come rete di dialogo tra culture diverse”

con Antonella Gioli (docente di Museologia, responsabile scientifico Museia – laboratorio di cultura museale, Uni Pisa), introduce Maria Saveria Ruga;

Workshop “Net e reti di comunità”

con Silvia De Gennaro (artista), introduce Andrea Grosso Ciponte (docente di Tecniche Grafiche Speciali ABA Catanzaro).

ORE 17:00

Workshop “Connessioni: il patrimonio come rete di dialogo tra culture diverse”

intervengono Chiara Mortari (Chiara Mortari, docente, Direttore della didattica e professoressa di Psicologia Dinamica – UNIBS, sede di Mantova) e Camilla Federici (professoressa di Diritto del Lavoro UNIBS, sede di Mantova), introduce Simona Gavioli (professoressa di Fenomenologia dell’arte contemporanea ABA Catanzaro).

ORE 21:30 – SALA CONFERENZE COMUNE DI BADOLATO (evento aperto a tutti)

“La regia: una narrazione di immagini”

incontro con Giacomo Triglia (regista e docente di Linguaggi e Tecniche dell’audiovisivo ABA Reggio Calabria), introduce Andrea Grosso Ciponte.

 

SABATO, 23 LUGLIO

ORE 9:30 – CONSIGLIO ITALIANO DEI RIFUGIATI

Workshop “Connessioni: il patrimonio come rete di dialogo tra culture diverse”, con Antonella Gioli e Camilla Federici;

Workshop “Net e reti di comunità”, con Silvia De Gennaro.

ORE 12:30

presentazione del videogioco “Andreia”, introduce Maurizio Gaetano Lucchini (docente di Applicazione digitali per le arti visive ABA Catanzaro).

ORE 15:00 – CONSIGLIO ITALIANO DEI RIFUGIATI

Workshop “Connessioni: il patrimonio come rete di dialogo tra culture diverse”, con Antonella Gioli e Camilla Federici;

Workshop “Net e reti di comunità”, con Silvia De Gennaro.

ORE 17.15

Workshop “Net e reti di comunità”, con Andrea Brogni (professore di Progettazione multimediale ABA Pisa).

ORE 19.00 – COMUNE DI BADOLATO

“Il Turismo delle Radici come occasione di rilancio per il Basso Ionio calabrese”, a cura dell’Associazione AsSud e dell’A.Op.T. “Riviera e Borghi degli Angeli”, col patrocinio del Comune di Badolato

DOMENICA, 24 LUGLIO

ORE 9:30

Conclusione dei lavori al CIR: presentazione e condivisione dei risultati delle attività.

 

*ARTISTI E OPERE ON SITE

Luca Sivelli | Hallo from Badolato

L’artista Luca Sivelli analizza il borgo di Badolato nello stesso modo in cui lo fa un gabbiano. Vola sul Borgo, lo scruta, si ferma ad osservarlo, riparte. Quello che Sivelli vuole dare è una cartolina ideale dell’immigrazione attraverso la tecnica dello Stop Motion. Persone di varie nazionalità attraversano i luoghi, lentamente giocano, si parlano, fanno cose. A Badolato convivono diverse etnie che restano o ritornano sotto l’egida dell’aggettivo Aperto.

Luca Sivelli (Napoli, 1974) vive o e lavora tra Napoli e Londra.

Il progetto Ceilings IV è la sua prima opera senza la collaborazione di Luigi Moio.

Insegna presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Alcuni lavori sono installati in spazi pubblici, come in “per- formare una collezione, archivio dell’arte contemporanea della Campania” video-acquisizione: Naked Lunch, Museo Madre, Napoli (2018). l’opera Timeless (2008), presso la stazione di Mergellina della Metropolitana di Napoli, e Genius Loci (2013), al Porto del Granatello del Comune di Portici (NA).

Moio&Sivelli hanno partecipato nel 2015 alla “Bienal del fin del mundo” nella mostra “Visioni elettroniche”, a cura di Alessandro Demma, Argentina (Mar de plata), Cile (Valparaiso), Italia (Venezia). Sono stati invitati a rappresentare l’Italia, con il video intitolato Roudabout, all’evento “The One Minutes”, curato dall’IGAV e Alessandro Demma, realizzato nel 2012 nell’ambito del Festival Internazionale della Televisione di Shanghai.

Tra le mostre personali: 2015 “Coast to coast”, Michelangelo Pistoletto e moio&sivelli per il Mediterraneo, a cura di Ludovico Pratesi e Chiara Pirozzi, Galleria KORTIL, Fiume, Croazia2014 “Like a Seagul”, Fondazione Pescheria – Centro Arti Visive di Pesaro, a cura di Chiara Pirozzi e Ludovico Pratesi. 2013: “Qiu Tian”, a cura di Adriana Rispoli, Q.I. (quartiere intelligente), Scala Filangieri, Napoli. 2012: “Panta Rei”, a cura di Chiara Pirozzi, galleria Dino Morra Arte Contemporanea, Napoli. 2010: “Naked Lunch”, a cura di Eugenio Viola e Adriana Rispoli, project room, Museo MADRE, Napoli.

Il duo ha condotto numerosi workshop come: nel 2012 “Emotion stop-motion” sulle tecniche di animazione, alla Renmin University of China, Pechino. Nel 2012 sono vincitori del Talent Prize premio speciale edizione insideart.eu.Sono presenti in rassegne video di rilievo come: “Videoart Yearbook”; “Project 59” videofestival internazionale; “Independent Film Show”, a cura di Raffaella Morra, Fondazione Morra, Napoli.

Francesco Sena | Siamo niente e per questo possiamo tutto, 2022

Il lavoro di Francesco Sena per il progetto Ceilings IV nasce dall’ascolto di racconti di Guerino Nisticò (abitante di Badolato che ha seguito gli artisti e ha accolto e guidato l’istituzione accademica alla conoscenza del piccolo borgo). La storia di Badolato è una storia di spopolamento, di fuga dal piccolo paese. Nel ’97 ci fu uno sbarco proprio sulla costa ionica di Badolato, il primo sbarco fu di clandestini curdi. Con quell’evento il paese comincio a ripopolarsi e piano piano a diventare una comunità multietnica che in trent’anni ha accolto cittadini da nord a sud dell’Europa così come da est a ovest del mondo. L’opera di Francesco Sena per Badolato si intitola “Siamo niente e per questo possiamo tutto”. Titolo che racconta con tutta la sua potenza la forza dell’uomo che quando ha niente supera le barriere e i confini per ricominciarsi: in un altro luogo, con un’altra lingua, in mezzo a una comunità ancora sconosciuta.

Francesco Sena vive e lavora a Torino.  Scultore e pittore, privilegia l’utilizzo quasi esclusivo della cera che nel suo lavoro assume un valore di memoria. Elementi essenziali della sua ricerca sono il corpo e il paesaggio, catturati e imprigionati sotto uno strato di cera, di colore bianco o nero.

Stratificazione che come una nebbia avvolge le figure e le nasconde parzialmente, lasciando intravedere forme sfocate come fantasmi, paesaggi oscuri, visioni oniriche.

la scultura di sena indaga il concetto di limitazione, spazio e umanità inscenando paesaggi onirici o mutazioni dell’umano capace di dare un senso all’antropologia contemporanea e alle ansie esistenziali. tra le numerose mostre personali e le rassegne internazionali si segnalano: Una sola vita. A dieci anni di distanza dalla tragedia della Thyssenkrupp (Galleria Paludetto, Torino, 2017); Obscure Existences (Galerie italienne, Parigi, 2012); Gran Torino (Frost museum, Miami, 2011); Di mille rivoli (mam art, vienna, 2010); Fragile-Terres d’empathie (Musée d’art moderne de Saint-etienne, 2009); Oltre i confini del corpo (Fabrika Project, mosca 2008); Mediations (biennale di Poznan, Polonia, 2008); Natura e Metamorfosi (Urban Planning Exhibition Center, pechino,2006); Come sparire completamente (Bagnai, Firenze, 2003); Punching ball (Gam, Torino, 2001).

Andrea Grosso Ciponte | Casa è tutto ciò che mi assomiglia

Il lavoro di Andrea Grosso Ciponte vuole essere una riflessione sulle migrazioni e sul diritto di migrare. Così come enuncia il professor Vito Teti nel suo libro “restanza” partire e restare sono i due poli della storia dell’umanità. Al diritto a migrare corrisponde il diritto a restare, edificando un altro senso dei luoghi e di sé stessi. Restanza significa sentirsi ancorati e insieme spaesati in un luogo da proteggere e nel contempo da rigenerare radicalmente: «Qui in Calabria – dice Ciponte – non solo c’è una migrazione fisica delle persone, bensì anche una migrazione virtuale; al metaverso, alla realtà aumentata e ai vari luoghi del mondo digitale». Con il suo lavoro, una vera e propria texture image, Grosso Ciponte tenta di descrivere un’immagine che con l’ausilio dei nuovi dispositivi di intelligenza artificiale, viene creata. Grosso Ciponte cammina sul filo di due mondi, il fisico e il virtuale. Guarda ai grandi del passato, utilizzando la pittura, il più antico e potente mezzo di comunicazione della storia, e l’intelligenza artificiale; il più contemporaneo mezzo di espressione e comunicazione.

Nelle opere di Andrea Grosso Ciponte, la scrittura è fondamentale e si posiziona come interstizio tra i due mondi. La scrittura, insomma, come enuncia Roland Barthes, – non è altro che una screpolatura. Si tratta di dividere, di solcare, di rendere discontinua una materia piana, foglio, pelle, distesa di argilla, muro.

Andrea Grosso Ciponte è un pittore, fumettista, videomaker e dal 2010 docente di materie nell’ambito della computer graphic nelle Accademie di Belle Arti. Nel processo creativo sperimenta contemporaneamente diverse tecniche e media, tradizionali e digitali, indagando le specificità di ogni linguaggio e cercando di creare una commistione stilistica nell’opera finale. Dal 2000 espone le sue opere pittoriche e video in diverse mostre in Italia e all’estero e nel 2011 partecipo alla Biennale di Venezia.

Dal 2014 realizza graphic novel, illustrazioni e animazioni per Edition Faust (Francoforte) e Plough edizioni (New York).

Ha inoltre all’attivo la regia e la realizzazione di videoclip musicali e diverse collaborazioni con altri artisti come progettista multimediale.

Principali mostre personali:

“La pittura Addosso” Roma, Nabel Art Cafe’ 2000; “D’Istante” Milano, T-Art 2002; “D’Istante” Ferrara, Galleria Lacerba 2002; “La grande vetrina” Verona, Bazaart – Kookai 2002; “Andrea Grosso Ciponte” Brescia, Galleria StileArte 2003; “Mediterranean Generation” Lugano, ARTantide Lugano 2005; “Nonluogo a procedere” Calvenzano (BG), Galleria atelier 2012; “Portraits” Art Virus Ltd, Frankfurt 2013; “Kind of blue” Art Virus Ltd, Francoforte 2015; “Martin Luther als Comic-Held” patrocinata dalla società ferroviaria statale tedesca Deutsche Bahn, stazione centrale di Monaco, Erfurt, Halle e Berlino 2017.

Articoli Correlati