Sette colpi d’arma da fuoco sono stati sparati contro le vetrate dell’Accademia del Gusto a San Demetrio Corone, in provincia di Cosenza. A renderlo noto con un post su Facebook è l’amministrazione comunale del piccolo centro del cosentino.
”Cari concittadini – si legge nel post -, vogliamo informarvi che un vile e inqualificabile atto intimidatorio è stato perpetrato ai danni del nostro Sindaco, Ernesto Madeo, la notte del 3 giugno scorso, e scoperto il mattino seguente: ignoti malfattori hanno esploso ben sette colpi d’arma da fuoco all’indirizzo delle vetrate dell’Accademia del Gusto, luogo simbolo della politica del fare del sindaco, mandandole in frantumi; un grave atto intimidatorio che ferisce la nostra comunità in maniera indelebile e che non colpisce solo il sindaco, ma l’intero paese, mai all’attenzione delle cronache giudiziarie”.
“La nostra Amministrazione Comunale – prosegue il post -, insediatasi da un anno e sette mesi, che fa del rispetto della legalità e del dialogo sano con i cittadini il fondamento della propria azione amministrativa e politica, non si farà certo condizionare, ma chiede un forte sostegno alla cittadinanza ed a tutte le forze politiche, sociali, economiche e sindacali che operano nel territorio. Uniti, non consentiremo a chi vuole minare la stabilità del nostro paese di riuscire nel suo intento”.
”Ringraziamo e confidiamo nell’operato prezioso delle Forze dell’Ordine – si sottolinea -, prontamente intervenute sul posto e ci auguriamo che i responsabili dell’atto delinquenziale vengano presto assicurati alla giustizia, nell’interesse della collettività. Carissimi cittadini, non arretreremo minimamente rispetto a quello che è il nostro programma politico, condiviso con tutta la comunità. Insieme a tutti voi, guardiamo con fiducia al futuro e ripudiamo tali gesti, che non possono trovare accoglienza in una comunità civile che in ogni epoca si è battuta per la libertà e la democrazia”.
”Il linguaggio della violenza, delle armi, non ci appartiene – si sottolinea -, lo rimandiamo al mittente, disdegnandolo e ripudiandolo. Una risposta forte sarà l’additivo giusto che ci consentirà di sconfiggere la violenza e di rispondere con la politica del fare al fuoco delle armi”.