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Discarica a via Cerasaro (Corigliano Rossano), il Comitato: “Continue falsità dal sindaco. I residenti pagano il prezzo”

“Lei li chiama “riflettori da cui stare lontani”, noi la chiamiamo trasparenza, che (cosa che lei fa finta di non sapere sin dalla sua elezione) in Italia resta un dovere costituzionale delle pubbliche amministrazioni ed un diritto delle cittadinanze a conoscere sempre e comunque cosa e come il sindaco, gli assessori e gli uffici svolgono la loro funzione pagata dalla comunità e come spendono le risorse di tutti. Lei li chiama “rapaci”, noi li chiamiamo cittadini che ci mettono nome, cognome e faccia e che denunciano nelle sedi competenti i ritardi, l’indifferenza e le sistematiche omissioni della pubblica amministrazione rispetto alla violazione della dignità umana, come quella del signor M.F. e rispetto fatti e circostanze inoppugnabili ed inconfutabili. Lei lo boccia come “comitato ad hoc per far diventare la cosa più virale, visto che siamo in campagna elettorale” (ma in realtà non lo siamo né noi, né lei per fortuna), noi lo chiamiamo e consideriamo uno dei più importanti strumenti di partecipazione attiva e protagonista alla vita democratica di una comunità locale. Lei dichiara di vergognarsi solo di aver pensato di poter accorgersi dopo tre anni di una persona lasciata in una casa-discarica (così come invece non hanno fatto i residenti denunciando e invocando l’intervento delle autorità) e di dover emettere, così come hanno fatto e fanno invece tantissimi altri sindaci meno parolai e più decisionisti di lei (senza necessità di “eserciti e nuclei speciali”); noi invece ci vergogniamo di un sindaco che di fronte all’evidenza, invece di ammettere ritardi ed omissioni e di chiedere scusa o anche solo di agire in silenzio, continua ad omettere la verità dei fatti e pensare di poter continuare a fare di notte su Facebook l’attore comico a capo di una compagnia di improvvisati teatranti dell’incompetenza.”

 

È quanto dichiara Lenin Montesanto, in rappresentanza del Comitato civico per la tutela della dignità, della salute, della sicurezza e della libertà delle persone e degli animali in Via Cerasaro, nel Centro Storico di Rossano, una cui nutrita rappresentanza, accompagnata anche dai consiglieri comunali Adele Olivo e Francesco Madeo (definiti da Stasi “politicanti di turno”) è stata ricevuta in comune e positivamente e finalmente ascoltata e confortata dall’assessore alla trasparenza amministrativa (appunto!), agli affari legali e generali ed alla polizia locale Mauro Mitidieri che l’intero quartiere ringrazia anche pubblicamente per la sensibilità, la disponibilità e l’onestà intellettuale dimostrate rispetto all’intera vicenda, in particolare rispetto all’urgenza di intervenire sull’emergenza igienico-sanitaria denunciata e documentata da tre anni, diversa, distinta e separata dalla vicenda sociale del signor M.F., comunque lasciato in quella casa-discarica.

 

“Stasi finge di non sapere di quella riunione e di quanto emerso. Il sindaco finge di non sapere della lettura congiunta e condivisa assieme all’assessore Mitidieri della corposa documentazione relativa all’emergenza igienico-sanitaria denunciata da tutti gli altri soggetti preposti sin dal 2019. Stasi fa finta di non sapere (così come abbiamo invece riferito sia durante che dopo la riunione) che lo stesso inquilino della casa-discarica, amico del Comitato, M.F., è stato da noi direttamente invitato a recarsi assieme a noi in comune per l’incontro di ieri. Così come il sindaco finge di non sapere che nel corso dell’incontro proficuo con l’assessore Mitidieri abbiamo riferito della massima disponibilità (del resto mai verificata ed accertata direttamente dal comune fino ad oggi) a far ripulire la propria casa trasformatasi in discarica a danno della saluta pubblica.”

 

“Stasi fa soprattutto finta di non sapere che al termine dell’incontro siamo stati noi del Comitato a contattare telefonicamente prima l’assessore Mitidieri (purtroppo impegnato in altra riunione) affinché incontrasse e parlasse direttamente con l’amico M.F. giunto in ritardo all’incontro programmato e poi a convincere l’amico M.F. a farlo aspettare comunque fuori dal comune il sindaco alla sua uscita dal comune alle ore 14 circa per chiarirgli e ribadirgli la massima disponibilità a consentire all’ente, senza alcuna ostruzione, l’urgente pulizia del suo appartamento in Via Cerasaro.”

 

“Ma di tutto ciò, nel suo post arrogante, offensivo, falso e vergognoso, il sindaco di Corigliano-Rossano non parla, attribuendosi pateticamente e come se nulla fosse successo la paternità esclusiva di un incontro da lui mai richiesto o promosso con l’interessato e – cosa gravissima ed indegna – omettendo ancora una volta di ammettere, così come Stasi sta facendo dall’inizio delle nostre denunce, l’esistenza di una emergenza igienico-sanitaria a Via Cerasaro con la presenza di una bombola di gas in precarie condizioni e di un quartiere che chiede giustizia, al contrario di quanto invece correttamente emerso e condiviso nell’incontro con l’assessore Mitidieri.”

“È esattamente per questo ennesimo tentativo di capovolgimento e di cancellazione della verità che – continua Montesanto – riteniamo ancora una volta gravemente falsa e lesiva dell’intelligenza e della dignità di tutti i residenti di Via Cerasaro l’ultima, ennesima ricostruzione di un sindaco che, facendo finta di disconoscere tutto quanto emerso e condiviso nel corso della convocazione del Comitato svoltasi ieri mattina (martedì 30 agosto) alla presenza anche della responsabile ufficio stampa Mita Borgogno; svilendo la stessa professionalità e lo stesso ruolo istituzionale dell’ufficio stampa previsto e pagato dall’ente, continua a pensare di poter sostituire i suoi paternalistici post notturni, da privato cittadino su Facebook e nel solito stile da telenovela sudamericana, a quella che dovrebbe essere, al contrario, l’obbligatoria, completa ed adeguata comunicazione pubblica alla città, anzi alla terza città della Calabria; esattamente il contrario di quell’hashtag #fatigamecitt che al limite il signor Flavio Stasi, da privato cittadino, può usare se e quando parla di casa sua, non delle istituzioni di cui resta rappresentante a scadenza, perché eletto e non unto dal Signore.”

 

“Ma quanta presunzione, quanta arroganza, quanta falsità, quanta strafottenza, quanta demagogia e quanto populismo, ancora più intollerabili e miserabili se si considera che l’indifferenza e le vergognose parole di offesa alla democrazia, alla denuncia ed alla richiesta di giustizia di decine e decine di cittadine e di cittadini provengono da chi prima di fare il sindaco ha costruito il suo curriculum vitae soltanto bloccando (e quindi violando leggi e presunto ordine pubblico) binari, strade, tribunali, piazze e discariche. Il rivoluzionario di ieri, non soltanto oggi non ammette di non esser stato capace di far ripulire per interesse pubblico e rischio incolumità pubblica una discarica documentata e denunciata in pieno centro storico lasciandoci dentro per tre anni una persona in cerca di aiuto e mai ascoltata, ma addirittura, da sindaco o caudillo sudamericano, pensa di poter offendere quanti oggi interpretano né più né meno che il ruolo vissuto dallo stesso Flavio Stasi, tra l’altro come sua unica esperienza.”

 

“Non solo, va davvero oltre ogni immaginazione anche solo pensare di far firmare un contratto con addebito di 1300 euro più iva ad una persona con un minimo reddito di cittadinanza, che così come emerge dalle tante relazioni dei servizi sociali e per sua stessa ammissione necessita di importanti e durature cure di disintossicazione e che in quella casa-discarica, in cui permane quella bombola pericolosissima, è sprovvisto di qualsiasi elettrodomestico, così come di un letto, di un  bagno o di un divano degni di questo nome, adeguati a garantirgli una vita pulita, decorosa, normale, anche all’indomani della bonifica. Il Comitato di Via Cerasaro ha quindi concordato, insieme all’amico M.F. incontrato stamani (mercoledì 31 agosto) e che ha ci ha chiesto di far parte attiva del comitatodi farsi carico della spesa preventivatagli ieri, questa sì iniziativa del sindaco e senza alcuna cognizione di causa, per l’intervento straordinario di sanificazione e bonifica della sua abitazione che avrebbe dovuto essere previsto e realizzato sin dal 2019 da un’amministrazione comunale del tutto latitante sulla vicenda.”

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