“In questi giorni sta facendo molto discutere una proposta di legge regionale finalizzata ad indire un referendum popolare che porti alla fusione dei Comuni di Cosenza e Rende in una Città Unica.
Da convinto assertore delle fusioni, per gli enormi benefici economici che traggono da esse gli enti locali oggi costretti a lottare quotidianamente con debiti da ripianare, difficoltà nella riscossione dei tributi, organici ridotti al lumicino, non posso che guardare con molta attenzione e rispetto alle dinamiche istituzionali e alle scelte politiche che interessano le due città principali dell’area urbana.
Tuttavia, come ho ricordato in molte occasioni, credo che la nascita di una Città Unica “Cosenza-Rende” vada inserita in un quadro di semplificazione istituzionale più ampio che coinvolge un’area molto più vasta che queste due Città ingloba ma non si esaurisce in esse.
Lo ribadisco perché vivendo ogni giorno questo territorio mi convinco sempre di più che senza Mendicino e le Serre Cosentine l’area urbana semplicemente non esiste. Perché i cittadini di questi nostri territori ogni giorno portano competenze, forza lavoro e ricchezza a Cosenza e Rende. Perché senza lo sviluppo a Sud di questo territorio non c’è futuro per nessuna nascente Città Unica.
Ma se ciò è vero credo allora che siamo tutti chiamati a fare uno sforzo in più se vogliamo per davvero lo sviluppo di questa vasta area che da Montalto arriva a Mendicino.
Occorre mettere in campo fatti concreti, visto che gli impegni a realizzare fantomatiche gestioni associate di servizi o addirittura unioni di Comuni sono rimaste soltanto esternazioni convegnistiche che ad oggi hanno prodotto soltanto una perdita di tempo inutile e dannosa servita solo a rinviare l’unica vera soluzione percorribile.
E, a mio avviso, l’unica vera soluzione percorribile sono le fusioni.
Una fusione che riguarda la Città Unica “Cosenza-Rende”, una fusione a Nord tra Montalto ed i Comuni che gli fanno da corona ed una fusione a Sud tra Mendicino, Castrolibero e tutti i Comuni delle Serre Cosentine con la nascita della “Città di Pandosia”.
Solo così potremo pensare davvero di programmare lo sviluppo di questa area urbana così vasta, la sua crescita economica, sociale e culturale, e la politica dimostrerà davvero di passare dai proclami ai fatti”.
Lo afferma in una nota il sindaco di Mendicino Antonio Palermo.