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Il contributo della Confapi agli Stati Generali del Turismo di Falerna

“Raccogliamo l’invito del Presidente Occhiuto ad un’assunzione di responsabilità come Confapi Turismo Calabria e consegniamo nelle mani dell’Assessore al ramo on. Orsomarso le nostre proposte per una programmazione del futuro turistico della nostra Regione”. Lo afferma in una nota Giovanni Giordano, presidente regionale Confapi Turismo Calabria.

“Innanzitutto, desideriamo esprimere un plauso all’Assessore e a tutto il Dipartimento per l’iniziativa – sicuramente positiva – che denota dinamismo, confronto, metodo e, soprattutto, un contenuto al quale abbiamo voluto compartecipare con la proposta che di seguito esponiamo”.

“Lo slogan “Calabria straordinaria” racconta i calabresi, e come, se motivato dal giusto contesto, sa essere popolo fortemente virtuoso.

Questo slogan, però, sa mettere in guardia su quanto l’ordinario sia necessario per poter raggiungere lo straordinario.

Questi tre giorni dedicati all’appuntamento con gli Stati Generali del Turismo, vogliono essere, dunque, un punto di partenza di un percorso che verte, in special modo, all’affermazione di quanto siano necessarie e fondamentali tre condizioni per un duraturo sviluppo turistico della Calabria:

In primo luogo, è indispensabile l’attuazione di un piano straordinario per il Turismo, una sorta di Piano Marshall calabrese che non sia esclusivamente dedicato alle risorse economiche, ma che miri ad una vera e propria rivoluzione culturale del fare impresa.

Urge una visione che dia ai vari attori una forte motivazione e porti ad una nuova Calabria, un processo di trasformazione e rinnovamento come risultato di una mission consapevole.

In secondo luogo servono dati costantemente aggiornati e comunicati in tempo reale agli operatori del settore, per consentire una cooperazione sempre più puntuale, efficace ed efficiente.

Infine, è di importante rilevanza che venga superata la sterile dicotomia tra incoming e outgoing”.

“La ricchezza del settore è data dalle molteplici forme di turismo che includono i vari target e tutti concorrono all’incremento della percentuale del turismo sul Pil calabrese. Premesso quanto sopra, ci sono delle condizioni strutturali classificabili come primo livello di intervento per uno sviluppo turistico adeguato e questi riguardano anche altri settori trasversali al turismo. A tal proposito, riteniamo necessari degli interventi tempestivi sull’accessibilità dei nostri territori, sulle infrastrutture, sulla mobilità, sul risanamento idrogeologico del territorio, sulla bonifica del degrado ambientale ed urbano e sul recupero del patrimonio marino e boschivo”. 

 “Un secondo livello di interventi riguarda la strategia i cui elementi principali – a nostro avviso – sono la formazione delle risorse umane, in collaborazione con le università calabresi e la pianificazione di un progetto occupazionale per il turismo, a favore dei giovani che vorrebbero ritornare in Calabria, la digitalizzazione dei processi, la riqualificazione delle strutture ricettive e di ogni altra struttura di accoglienza. Nonché, l’incremento e il rinnovo dei mezzi di trasporto adibiti al turismo, una decisa battaglia all’abusivismo con la costituzione di un tavolo permanente di analisi e controllo del fenomeno, un fondo bancario a cui attingere per finanziamenti di lungo periodo per gli operatori del settore stesso”.

“Un terzo livello di azioni si possono raggruppare in ciò che attiene l’organizzazione.  Evidenziamo, infatti l’esigenza di determinare dei distretti turistici che siano volano di sviluppo per i territori, con l’obiettivo di creare delle destinazioni turistiche effettive e complete, di programmare un’adeguata campagna promozionale che veda una costante partecipazione alle fiere di settore, alla programmazione regolare di workshop da svolgersi nel territorio calabrese. Inoltre, che si pongano i riflettori sul nuovo e unico brand, come strumento di trasmissione dei racconti di quali e quanti turismi ha potenzialmente la nostra regione: dal turismo balneare, naturalistico e dei parchi, passando da quello religioso e culturale dei borghi; dal turismo enogastronomico al turismo della salute e del benessere, come quello termale e sportivo. Ciò allungherebbe la stagionalità dei flussi turistici verso la nostra Regione”.

“Auspichiamo, infine, che vi sia come elemento indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi prefissati dagli Stati Generali, la creazione di un tavolo istituzionale permanente presso il Dipartimento del Turismo coinvolgendo attivamente tutte le associazioni di categoria”.

“Riteniamo – dunque – che poco si potrà fare senza un approccio culturale nuovo da parte di tutti gli attori del turismo. Per procedere con consapevolezza e responsabilità verso una soluzione che agisca sul quotidiano e l’ordinario, è un passo obbligato acquisire una visione diversa e diversificata del settore. Un innesco di quel circolo virtuoso che tende alla “Calabria Straordinaria” che tutti vogliamo e meritiamo”.

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