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Seminara (RC), al Museo delle Ceramiche una mostra dedicata alla maiolica calabrese del Seicento e del Settecento

Fino al 31 agosto 2022, il Museo delle Ceramiche di Calabria a Seminara dedica una mostra alla maiolica calabrese del Seicento e del Settecento, raccontando due secoli di storia della ceramica attraverso le opere dei maestri vasai di Gerace e di Squillace. Due secoli in cui i ceramisti calabresi si lanciano in una tecnica scarsamente diffusa in questa regione, raggiungendo nel Seicento con la maiolica di Gerace esiti di tutto rispetto, in grado di competere con i coevi prodotti siciliani, mentre nel secolo successivo i fajenzari di Squillace si impongono nella Calabria Ulteriore e in parte di quella Citeriore, spingendosi fino a Cosenza, come fabbrica di riferimento particolarmente per i vasi da farmacia.

Attraverso 24 opere di Gerace e 34 di Squillace, si dipana il percorso evolutivo di un gusto che dalla vivace policromia delle maioliche geracesi, ispirate ai modelli veneti anche nella scelta delle forme, in prevalenza bocce globulari e grandi albarelli cilindrici, incede, sul finire del secolo, verso la monocromia turchina, con una serie di esemplari a decoro di foglie d’agave che si rincorrono, un motivo originale che trae spunto da un carattere distintivo del paesaggio ionico, fino ad arrivare nel Settecento, con la fajenza di Squillace, all’affermazione di nuovi modelli e nuove forme mutuati dal repertorio ligure e campano. I maestri squillacesi, con una maiolica quasi sempre in monocromia blu, in qualche caso vivacizzata da campiture in verde e giallo, sviluppano un linguaggio figurativo che attinge con forza e spontaneità all’immaginario popolare, lasciandoci preziose testimonianze della cultura artistica calabrese del Settecento.

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