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“Portami al mare. In viaggio per la Calabria con il Garante della Salute tra diritti negati e speranze ritrovate” sbarca al Salone del Libro di Torino

Il viaggio del Garante della Salute per le vie della Calabria, tra diritti negati e speranze ritrovate, sbarca al Salone Internazionale del libro di Torino, attraverso la presentazione del libro “Portami al mare” di Domenico Latino, giornalista e portavoce dell’Ufficio del Garante, nell’ambito della giornata inaugurale della prestigiosa manifestazione fieristica, presso lo stand della Regione Calabria, ubicato nel padiglione Oval del Lingotto Fiere. L’evento, giunto alla trentasettesima edizione, in programma a Torino dal 15 al 19 maggio, ha già registrato numeri record in termini di accesso di visitatori all’interno di una superficie espositiva di 137.000 metri quadri che ospita oltre 890 stand.

Tra gli appuntamenti in calendario, la Regione Calabria ha previsto, nella propria area meeting, la presentazione del libro di Latino, edito da “Officine Editoriali da Cleto”. All’evento, oltre allo stesso autore, è intervenuta la Garante della Salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli, passando in rassegna i primi due anni di attività di questa nuovissima figura di garanzia, eletta per la prima volta in Calabria nel dicembre del 2022, dopo quattordici anni dall’emanazione della legge regionale istitutiva che ne definiva compiti e funzioni. Al centro del libro del portavoce dieci storie vere, rese pubbliche grazie al lavoro degli organi di informazione, prese in carico e risolte dall’ufficio del Garante regionale della Salute, che racchiudono la forza di chi lotta per i propri diritti e la determinazione di chi non si arrende. Dai bambini come Mariano, affetto da una rara malattia che limita la sua libertà di muoversi; Gabriele, un’anima fragile alla ricerca di un luogo dove essere accolto; Manuel, che, in lista d’attesa per un intervento alle tonsille, riesce ad essere operato e assistito nella sua regione, senza dover affrontare lunghi viaggi, alle storie di adulti come il signor Giuseppe, prigioniero in casa senza una carrozzina adeguata o Placido, paziente oncologico in attesa di una terapia salvavita, passando per le battaglie contro l’inquinamento dei comitati di quartiere. Altre storie portano il lettore nelle vite di Sara, che lotta per l’ottenimento di ausili essenziali; Francesco, giovane avvocato che nutre il sogno della paternità; Luigi, portatore delle istanze dei pazienti colpiti da fibrosi polmonare idiopatica. Infine, c’è Luca, nato con una malattia degenerativa che si batte con forza per il riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità, dimostrando che la voce di uno può accendere la speranza per molti. Con empatia e concretezza, Anna Maria Stanganelli lavora fianco a fianco ad autorità sanitarie, medici, associazioni e cittadini, spesso con il supporto dei giornalisti locali, vere e proprie “sentinelle” del territorio, ottenendo risultati tangibili e costruendo ponti di solidarietà.

Il volume contiene due prefazioni a cura del prof. Rocco Bellantone, presidente dell’Istituto Superiore della Sanità (ISS) e di Mons. Francesco Savino, Vescovo di Cassano All’Jonio e vicepresidente della CEI, mentre la postfazione è stata redatta dal magistrato Luciano Gerardis. “Le dieci storie raccontate nel libro – ha evidenziato Latino – rappresentano solo una piccola parte del lavoro preso in carico dall’Ufficio del Garante regionale della Salute; al di fuori delle sue pagine c’è tutto il resto di un impegno quotidiano che non si esaurisce con la risoluzione di un singolo caso. Ogni capitolo di questo libro è un viaggio nel cuore di un sistema sanitario vulnerabile, tra sfide apparentemente insormontabili e conquiste che ridanno dignità e fiducia a chi ne ha più bisogno”. La Garante nel suo intervento ha sottolineato la necessità di una cabina di regia con poteri di controllo e sanzionatori che, su scala nazionale, possa replicare il modello Calabria, pioniera nell’istituzione del Garante della Salute. “Il modello Calabria – ha detto Stanganelli – sia da esempio virtuoso per le altre regioni d’Italia”.

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