– Si è conclusa con grande entusiasmo la prima edizione del Rigugghju Fest, il festival ideato per celebrare la cultura, la natura e la comunità dei nostri paesi, organizzato dall’associazione We’re South APS con la collaborazione della Pro Loco Santa Caterina dello Ionio APS, il patrocinio e il contributo dell’Amministrazione Comunale di Santa Caterina dello Ionio e il patrocinio del Parco Naturale Regionale delle Serre.
Una giornata intensa e partecipata che il 25 aprile ha animato il suggestivo centro storico di Santa Caterina dello Ionio, raccogliendo oltre duemila persone in un’atmosfera di festa, riflessione e condivisione. Il Rigugghju Fest nasce proprio per questo: valorizzare la bellezza della vita autentica e lenta dei nostri paesi e sostenere chi ogni giorno lavora per mantenere vivi questi luoghi, resistendo allo spopolamento e all’oblio.
Oltre alla partecipazione libera, il programma del festival ha proposto attività su prenotazione pensate per ogni fascia d’età:
- circa 250 persone hanno preso parte all’archeotrekking mattutino alla scoperta dell’antica Chiesa della Madonna della Neve, tappa 47 del Cammino Basiliano. L’escursione è stata guidata da Trekking Stilaro e accompagnata dalle preziose testimonianze di Antonio Tropiano, Carmine Lupia, Salvatore Marino, Domenico Talotta, Tommaso Conidi, Giuseppina Primerano, Daniele Vadalà, Giuseppe Santoro, Domenico Giannini.
- più di 50 bambine e bambini hanno animato il laboratorio creativo curato dal I.D. (Creativi Indipendenti Davolesi), culminato in un emozionante flash mob: i piccoli artisti hanno installato sulla parete laterale della Chiesa Matrice 22 lettere colorate formando la scritta “Libertà è Partecipazione”;
- oltre 300 partecipanti hanno seguito la visita guidata tra palazzi nobiliari e chiese, accompagnati da abitanti locali (Guerino Nisticò, Antonio Tropiano, Vincenzo Aversa, Monica Guasti, Elia Fregola, Barbara Ferri, Totò Caporale) e confraternite religiose (Domenico Talotta, Maria Condò, Antonio Carnuccio, Antonio Marino).
Cuore della giornata sono stati i due tavoli di confronto, svoltisi nella piazza antistante la Chiesa Matrice.
Il primo, dedicato a progetti e proposte di sviluppo locale, è stato introdotto dal sindaco di Santa Caterina dello Ionio, Francesco Severino, che ha elencato i numerosi interventi realizzati nelle zone rurali, come il ripristino di oltre 30 chilometri di strade interpoderali, e in centro storico, con il restauro di chiese e palazzi gentilizi. Soffermandosi sull’importanza dell’iniziativa, che si pone in linea con gli obiettivi dell’amministrazione comunale, il primo cittadino ha voluto ringraziare tutti per la straordinaria partecipazione e soprattutto per il grande contributo che i giovani stanno dando in termini di idee ribadendo che “la strada intrapresa è quella giusta e non si può tornare indietro perché questi nostri piccoli paesi, in passato, hanno già perso molto tempo!“
Sono successivamente intervenuti:
- l’architetto Daniele Vadalà, in rappresentanza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Catanzaro e Crotone, che ha illustrato il progetto di recupero della Madonna della Neve elogiando l’intervento di restauro come risultato di un’efficace collaborazione tra enti;
- il commissario del Parco Naturale Regionale delle Serre Alfonso Grillo, intervenuto sui nuovi confini del Parco, sull’obiettivo di incentivare al suo interno una forma di turismo da lui definito “gentile” e sui vantaggi per i Comuni aderenti;
- il consigliere comunale Raffaele Dolce, che ha presentato le progettualità future per il comune di Santa Caterina dello Ionio, come la realizzazione di invasi per uso agricolo quale misura di contrasto alla siccità, la creazione del punto tappa della ciclovia dei calanchi, la proposta di riserva naturale;
- l’etnobotanico Carmine Lupia, esperto del Cammino Basiliano, che ha ricordato la grande biodiversità del territorio percorso durante l’escursione mattutina e l’importanza delle risorse umane per la rivitalizzazione dei territori;
- particolarmente applaudita Sandra Perfetti, coordinatrice del SAI Insieme di Santa Caterina dello Ionio, che ha presentato il progetto di car pooling comunitario “Passaggio Sicuro”, un’iniziativa pensata per colmare la mancanza di mezzi pubblici tra il centro storico e la costa, offrendo un’alternativa di trasporto sicura, sostenibile e strutturata per gli ospiti del SAI e per i residenti.
Il secondo panel ha visto protagoniste le realtà associative del territorio regionale e non solo, impegnate in un confronto aperto per costruire nuove sinergie a partire dal Manifesto del Rigugghju stilato dai dieci fondatori di We’re South e che riportiamo in calce all’articolo.
Hanno preso parte i rappresentanti di: Nido di Seta, ASD Mondo Parallelo, Join, Chef Federica Di Lieto, Calabriansoul, Agartha, Galleria Duçi Contemporanea, Fuorilogos, Mezzogiorno e dieci, Ntramenti, Sonati Vicinu, Kalabria Coast to Coast, Serra Comics & Co., Edrevia, Un posto di Calabria, Ambasciatori di Calabria, Boschi puliti, Terranima, Antonio Tropiano Scultore, Giulio Santopolo Sindaco di Petrizzi.
Durante tutto il giorno, il paese si è trasformato anche in un percorso di sapori e tradizioni, grazie ai punti ristoro dislocati tra le vie e nei caratteristici catoji. A chiudere la giornata in musica, l’energia travolgente della Capofortuna band con il suo tributo a Rino Gaetano.
Il successo di questa prima edizione conferma l’importanza di creare spazi di incontro e progettazione per il futuro dei nostri paesi, all’insegna della partecipazione, della cultura e della cura del territorio.
Rigugghju Fest dà appuntamento alla prossima edizione, per continuare a vivere e immaginare insieme i nostri luoghi!
MANIFESTO DEL “RIGUGGHJU”: ABITARE UN TERRITORIO
“Rigugghju” è letteralmente il bollore, inteso in senso figurato come il fuoco che arde nell’animo di chi desidera fortemente qualcosa. Il concetto esprime, attraverso l’incisività del dialetto, il fermento che caratterizza le azioni di We’re South. Rete nata attorno a pratiche quotidiane situate che recupera e sperimenta modi di relazionarsi a un territorio.
Disposti in fila, i sei paesi di Stilo, Bivongi, Monasterace, Guardavalle, Santa Caterina dello Ionio e Badolato, segnano la direttrice di una cartografia comune che, come l’ago con la stoffa, ripara e ricuce lembi di terra apparentemente separati.
Ci muoviamo su sentieri già tracciati, attraverso le fiumare, conquistando le timpe. Guardiamo alla terra come fonte di vita e alla piazza come luogo della comunità.
Consapevoli di come ogni anno a livello globale si consumino più risorse di quante la Terra possa rigenerare, viviamo i nostri paesi come laboratori di pratiche relazionali che intrecciano esseri umani, animali e piante, oggetti e tecnologie.
A chi ci fa visita esibiamo un paesaggio ricco di sfumature, suoni, odori, sapori, abilità e conoscenze.
Attenzione: u rigugghju è contagioso e perdura nel tempo!