“Giovani e gioco on line” è stato il tema di un interessante evento formativo nell’ambito del progetto Gap 2021 (gioco d’azzardo patologico), in atto in provincia di Catanzaro a cura dell’Azienda Sanitaria Provinciale. Sono state approfondite le dinamiche del gioco d’azzardo online e il suo impatto sui giovani. Esperti del settore hanno esplorato le cause e le conseguenze della dipendenza da gioco online, con particolare attenzione alle vulnerabilità dei giovani e alle modalità di intervento. Sono stati presentati anche dati recenti sulle tendenze del gioco d’azzardo tra i giovani, evidenziando i rischi associati all’accessibilità digitale e all’uso delle piattaforme di gioco. Il programma ha previsto anche una sessione interattiva su come riconoscere i segnali di dipendenza e le strategie di prevenzione e supporto. L’evento ha praticamente fornito strumenti pratici ai professionisti per identificare i casi di dipendenza e supportare le famiglie dei giovani giocatori. I lavori, svolti il 10 aprile nell’aula Ferrante dell’ospedale di Lamezia Terme alla presenza di un gran numero di partecipanti, sono stati aperti dal direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze dell’Asp Michele Rossi, il quale ha anche portato i saluti del commissario dell’Asp Antonio Battistini e della direzione generale. La direttrice del Ser.D. (Servizio dipendenze) di Catanzaro, M. Giulia Audino, ha illustrato il progetto e gli obiettivi del corso rivolto agli operatori del servizio pubblico e del privato accreditato. Il presidente dell’Ordine degli psicologi della Calabria Massimo Aiello ha invocato l’implementazione delle risorse e del personale per il settore del Gap; mentre il presidente dell’Ordine degli assistenti sociali calabresi Danilo Ferrara ha invitato ad interrogarsi sul ruolo della genitorialità, proponendo la creazione di luoghi d’ascolto responsabilizzando tutti gli attori (scuola, famiglia, operatori, associazioni del terzo settore). Il primo modulo, “Azzardo 2.0 – Nuovi mercati per nuovi target” è stato tenuto dal presidente del Coordinamento nazionale Gruppi per giocatori d’azzardo (Conagga) Enrico Malferrari, presentato dalla psicologa Mariarita Notaro. Malferrari si è a lungo soffermato sul gioco d’azzardo, le scommesse sportive, il trading sportivo, esplorando i mercati dell’azzardo e illustrando le molte possibilità che vi sono in rete per le scommesse calcistiche. Dopo aver parlato anche delle videolottery fisiche e on line e dei gratta e vinci, ha snocciolato i numeri del gioco legati al mondo giovanile, evidenziando l’esistenza di milioni di conti di gioco aperti dai giovani. Il secondo modulo sul gioco d’azzardo on line tra fascino digitale e rischi invisibili è stato svolto da Claudia Luppi, collaboratore tecnico di ricerca del laboratorio di epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari dell’istituto di fisiologia clinica del Cnr, presentata dal medico Antonella Falvo. Luppi ha illustrato i dati sulla raccolta del gioco in Italia, evidenziando la crescita del gioco on line e delle scommesse. «La Calabria – ha poi affermato – nel gioco fisico è al 15° posto, con 920 euro di giocate pro capite; nel gioco on line, però, è terza con 2042 euro di giocate a testa». Ha, quindi, posto all’attenzione dei presenti gli studi svolti sulla popolazione, dai quali emerge che ben 20 milioni di italiani, nel corso del 2022, hanno giocato d’azzardo. Infine, Francesca Picone, psichiatra, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze di Palermo, presentata dal medico Felice Genco, si è occupata del terzo modulo “Dal gaming al gambling: giovani e gioco d’azzardo on line” facendo un collegamento con l’aspetto clinico. Per quanto riguarda l’iperutilizzo della rete, ha esortato ad essere capaci di contestualizzarlo nella fase del ciclo di vita del singolo individuo e nell’ambiente psico-sociale di sviluppo. «Dopo i dati inquietanti illustrati in precedenza – ha puntualizzato – occorre raggiungere l’adolescente là dove è per capire il modo in cui investe tempo e affetti». Nella tavola rotonda conclusiva sulle esperienze a confronto, i professionisti coinvolti a vario titolo nel progetto Gap hanno evidenziato il significato e l’efficacia del lavoro di rete tra pubblico e privato in relazione alla prevenzione, cura e riabilitazione e hanno reso noto un incremento dell’utenza presa in carico per disturbo da gioco d’azzardo. La dottoressa Mariarita Notaro (coordinatrice del progetto), ha illustrato le azioni progettuali e il programma ambulatoriale nei Serd aziendali; la dottoressa Carla Sorrentino (referente Gap Serd Catanzaro) si è soffermata sull’importanza degli interventi di prevenzione sul territorio e in particolar modo di quelli indirizzati alla popolazione giovanile nelle scuole; i dottori Francesco Piterà (Centro calabrese Solidarietà) e Vittoria Curcio (Comunità Progetto Sud) hanno illustrato i programmi comunitari semiresidenziali e residenziali per pazienti con disturbo da gioco d’azzardo; il dottor Ampelio Anfosso (Cooperativa Zarapoti) ha presentato il servizio Unità di strada e l’importanza di rilevare il bisogno sul territorio; il dottor Roberto Gatto (Progetto Sud) ha posto l’accento sulla necessità di politiche volte a rafforzare le azioni già sperimentate nel corso delle annualità progettuali pregresse.
Progetto GAP (Gioco d’azzardo patologico) – Annualità 2021. Corso di formazione per gli operatori del servizio pubblico e del privato sociale accreditato a Catanzaro
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