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Al MAXXI di Roma premiata la figura femminile di Elisabetta Anastasi dalla Ministra Roccella

“Storie invisibili di donne incredibili”: donne incredibili, sconosciute o poco raccontate, che hanno segnato la storia dei loro luoghi e dell’intera nazione; storie invisibili che il ministero per le Pari Opportunità, con la partecipazione delle comunità e delle amministrazioni locali, vuole portare alla luce, territorio per territorio, per intessere un racconto che dia voce a quella “metà del cielo” che ha contribuito a fare grande l’italia. “L’italia delle donne”, appunto, dal nome del progetto promosso dalla ministra Eugenia Roccella che, venerdì 7 marzo, ha  tagliato il primo traguardo. Nell’arco della mattinata, la consegna di un riconoscimento per le biografie da tutte le Regioni d’Italia selezionate al termine del primo bando appena concluso, la testimonianza di donne dei giorni nostri che si sono affermate nel proprio campo, e la sottoscrizione di un protocollo con l’Anci, associazione nazionale dei Comuni italiani.

L’Italia delle donne´ Roccella ha spiegato che «è partita dal meridione. Dicono sempre che le donne del Sud hanno un tasso di partecipazione più basso al mondo del lavoro rispetto al Nord, eppure questa iniziativa è partita dal Sud, dalla Sicilia  delle donne e dalla Calabria delle donne dirette da Fulvia Toscano, Marinella Fiume e dalla calabrese Mariangela Preta, divenute coordinatrici nazionali del progetto e membri della commissione che ha esaminato le quasi 400 schede giunte da tutta Italia.

L’evento, moderato dal conduttore televisivo Massimiliano Ossini, presso l’Auditorium del MAXXI di Roma  ha visto dopo l’intervento della ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella, gli interventi di  Caterina Balivo, conduttrice televisiva, Claudia Gerini, attrice, Alessandra Necci, direttrice delle Gallerie Estensi e biografa storica, Daria Perrotta, ragioniere generale dello Stato, Laura Ramacciotti, rettrice dell’Università di Ferrara, Elisa Di Francisca, campionessa olimpica di scherma.

Per la regione Calabria la figura selezionata è stata quella di Elisabetta Anastasi elaborata da Teresa Zito studentessa dell’Istituto Raffarele Piria di Rosarno, magistralmente diretto da Mariarosaria Russo, prima scuola ad aver aderito al progetto e trasmessa dal comune di Rizziconi. La Anastasi fu infermiera, nel drammatico contesto della seconda guerra mondiale il suo operato risulta decisivo, trasformandosi in vero e proprio impegno civico.  In occasione del bombardamento che colpisce Rizziconi il 6 settembre 1943, infatti, con grande coraggio presta soccorso ai civili feriti Anche quando la minaccia delle bombe si fa molto concreta, Donna Lisa non si perde d’animo. Lo stesso ambulatorio del dottor Gioffrè, dove ella si trova, viene raggiunto dalle schegge  eppure Donna Lisa non demorde e, anzi, il sostegno morale che offre al medico è determinante. Si adopera energicamente nel tentativo di salvare quante più vite possibili nonostante  la gravità delle ferite e le ovvie difficoltà dovute alla mancanza dei dispositivi medici necessari. L’importanza del lavoro svolto da Donna Lisa è riconosciuto dall’Ufficio degli Affari Civili degli Alleati al punto che, per consentirle di assolvere  alle sue funzioni mediche, il 5 ottobre le viene rilasciato un permesso con il quale le è concesso circolare nell’area del Comune di Rizziconi anche dopo l’inizio del coprifuoco.

A ritirare la targa di riconoscimento, consegnata dalla ministra Roccella e dall’archeologa Mariangela Preta,  il sindaco Alessandro Giovinazzo, accompagnato anche da Teresa Zito studiosa della Anastasi, Ugo ed Elisa Mazzaferro discendenti della Anastasi, Anna De Gaio, presidente commissione pari opportunità della Calabria.

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