Un’importante giornata di sensibilizzazione e confronto sul fenomeno del cyberbullismo si è svolta presso il Seminario Arcivescovile Pio XI di Reggio Calabria. Il convegno, dal titolo “I rischi della rete: il cyberbullismo”, ha riunito studenti, docenti e professionisti in una riflessione comune su uno dei fenomeni più insidiosi legati all’uso del web. L’evento, organizzato dal Seminario Arcivescovile con il patrocinio dell’Ordine degli Psicologi di Reggio Calabria, e la concessione di n. 2 crediti con giusta delega dell’ordine degli Avvocati di Reggio Calabria, ha rappresentato un crocevia di dialogo educativo e culturale.
L’apertura dei lavori
La giornata si è aperta con i saluti istituzionali e l’intervento dell’avvocata Monica Delle Donne la quale, introducendo il tema attraverso un cortometraggio dedicato a Carolina Picchio, prima vittima accertata di cyberbullismo in Italia, ha sottolineato l’esponenziale aumento del fenomeno negli ultimi anni, aggravato dalle pericolose challenge online. Delle Donne ha evidenziato l’importanza di una presa di coscienza collettiva per affrontare le drammatiche conseguenze che questa forma di violenza può avere sulle vittime.
Le prospettive legali e psicologiche
L’avvocato Giuseppe D’Agostino ha illustrato i progressi normativi in materia, soffermandosi sulla necessità di una collaborazione preventiva tra genitori e figli. Ha chiarito le differenze tra bullismo tradizionale e cyberbullismo, evidenziando come l’anonimato garantito dallo schermo renda più complesso identificare i responsabili. Il suo intervento ha invitato a una maggiore consapevolezza nell’uso delle tecnologie e a un impegno collettivo per la prevenzione.
La psicologa Francesca Praticò, con il suo intervento “Labirinti mentali: comprendere l’impatto psicologico del cyberbullismo”, ha esplorato le conseguenze psicologiche del fenomeno, soffermandosi sulle fragilità delle vittime e sul profilo del cyberbullo. Ha proposto strategie di intervento, sottolineando l’importanza di un’educazione emotiva e dell’empatia come strumenti per potenziare le abilità sociali dei giovani.
La prospettiva della Polizia di Stato
La dott.ssa Anna Curcuruto, Sovrintendente della Polizia di Stato, ha offerto una visione storica e sociale dell’uso della rete. Il suo intervento ha messo in luce come il web, nato per diffondere conoscenze e connettere le persone, sia oggi spesso teatro di distorsioni pericolose. Curcuruto ha invitato a riscoprire l’importanza del rispetto per l’altro, denunciando l’indifferenza e la disumanizzazione che caratterizzano molti episodi di cyberbullismo, ricordano il valore della crescita culturale che qualifica il pensiero e non chiude in ragionamenti limitati e rancorosi.
Le conclusioni del Rettore
A chiudere i lavori è stato il Rettore del Seminario, don Simone Vittorio Gatto, con un appassionato discorso rivolto ai giovani presenti. “Non siete soli”, ha esordito, incoraggiando gli studenti a cercare aiuto e a trasformare il web in uno spazio più umano e solidale. Don Simone ha inoltre sottolineato il ruolo del Seminario come luogo di dialogo e mediazione culturale, ribadendo l’impegno a promuovere iniziative che possano contrastare il cyberbullismo e costruire una comunità più inclusiva.
Conclusioni
Il convegno ha rappresentato un’importante occasione per sensibilizzare i giovani e gli adulti sui pericoli della rete, fornendo strumenti per affrontarli con consapevolezza e responsabilità. L’invito finale rivolto a tutti è stato quello di continuare a informarsi e collaborare per creare una società in cui nessuno si senta escluso o minacciato. Una giornata di riflessione che ha gettato le basi per un dialogo costruttivo e per un futuro in cui il web possa essere un luogo sicuro per tutti.