Al museo paleontologico di Santa Domenica di Ricadi il prossimo 3 novembre si terrà un convegno, organizzato dall’associazione La Cicala e la Formica Odv in collaborazione con il Comune di Ricadi e il Muri
Una questione ispida: storicamente dimenticata, sebbene legata a un momento cruciale e caldissimo per la storia di questo paese. E il convegno, organizzato dall’associazione La Cicala e la Formica Odv, in collaborazione con il Muri e il Comune di Ricadi, che si terrà il prossimo 3 novembre al Museo paleontologico di Santa Domenica, vorrebbe propriamente far luce sull’amara e mai raccontata vicenda dei 650 mila soldati italiani catturati dai nazisti e internati in campi di prigionia, all’indomani dell’Armistizio dell’8 settembre 1943, letto dai tedeschi come dichiarazione di guerra al Terzo Reich. Come si legge nell’opera “Non muoio neanche se mi ammazzano” di Letizia Cuzzola – relatrice del convegno – « 650mila soldati, in pochissime ore, furono catturati e deportati in Germania. Gli Internati Militari Italiani resteranno tali ben oltre il 25 aprile 1945. Non rientrano fra gli eroi della Resistenza, non rientrano tra i Partigiani, non rientrano nel novero degli italiani eroici». Il convegno dal titolo emblematico ed eloquente “Dalla parte sbagliata della trincea”, si terrà il 3 novembre alle 16.00, vi prenderanno parte, dopo i saluti istituzionali: Letizia Cuzzola, editor, autrice di “Non muoio neanche se mi ammazzano”, Morrone editore, 2023; Carmine Armellino, presidente comitato provinciale Anpi di Vibo Valentia; Dario Godano, storico e archeologo. A moderare l’evento Rosanna Pontoriero, scrittrice e giornalista. Un tuffo nella storia, partendo da un opera documentaristica e narrativa.