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Reggina, rigore dubbio ma niente alibi: prestazione inaccettabile, il CastrumFavara si impone 2-1

di Paolo Ficara – Una Reggina lenta, senza gioco, senza idee e con diversi calciatori d’esperienza mai in partita, viene meritatamente sconfitta dalla CastrumFavara dopo il 1° turno del campionato di Serie D. Botta e risposta nel primo tempo tra Varela e Girasole. Nella ripresa l’episodio del ko, con un rigore dubbio trasformato ancora da Varela. Il pareggio in Coppa Italia contro una Vibonese in dieci uomini, non è stato colto per quello che rappresentava da una piazza ormai tronfia e presuntuosa senza una base: un fragoroso campanello d’allarme.

LE SCELTE – Trocini privo di due dei big acquistati in estate, entrambi cavalli di ritorno. Blondett deve scontare un turno di squalifica, anche Edera è rimasto a casa. Modulo 4-3-3 con Palumbo e Distratto scelti come under titolari da esterni bassi; Adejo e Domenico Girasole davanti a Lagonigro; Barillà, Laaribi e Porcino che ormai giocano assieme da dicembre 2024; mentre in attacco il centravanti titolare è Montalto, a completare il tridente con Ragusa e Di Grazia. Il tecnico Infantino schiera i suoi con un 5-3-2.

LAGONIGRO FULMINATO – Già all’8′ il direttore Barillà è con le mani sulle ginocchia, segno del gran caldo patito a Favara. Al 9′ Varela riesce ad allontanarsi da Adejo al limite dell’area, girandosi sul destro: la botta sorprende Lagonigro, che prende gol al primo tiro. Brutto avvio di gara per la Reggina.

PAREGGIO E PALO – Anche Lauritano incide negativamente per la propria formazione. Il portiere del CastrumFavara va a farfalle su un pallone facile al limite dell’area, un difensore sulla linea devia in angolo il sinistro di Montalto. Dal corner battuto da Di Grazia, la zampata di Girasole vale l’1-1. Per le successive emozioni, bisogna superare la mezz’ora. Porcino getta la spugna, rilevato da Mungo. Barillà di testa si divora il vantaggio. Distratto chiude su Varela, dall’altro lato. Palumbo sforna una bella palla da destra, prima dell’intervallo, e l’avvitamento di Montalto si infrange sul palo.

IL RIGORE DEL KO – Mister Trocini ritiene di dover intervenire sui terzini. Dopo l’intervallo, si presenta con Lanzillotta in luogo del positivo Palumbo a destra. Poi è Fomete a subentrare a Distratto. Il secondo tempo scorre via senza emozioni, fino ad un palo che Mungo colpisce da posizione angolata. Correnti rileva un Barillà mai in partita, anche l’ultima sostituzione è scolastica con Grillo che subentra a Di Grazia. Resta in campo fino all’ultimo un Ragusa impalpabile. Al 78′, un contatto veniale tra Lanzillotta e Piazza viene punito con un rigore in favore dei padroni di casa. Dal dischetto, Varela spiazza Lagonigro ed è 2-1.

IL SOLITO TROCINI – Quando ci sono diversi over col fiatone già dal primo tempo e l’allenatore sostituisce gli under, ci sono poche giustificazioni. L’episodio che manda ko la Reggina a Favara, nel debutto in un campionato alla quale si approccia da favorita per la promozione, è quello di un rigore discutibilissimo. Ma guai ad attaccarsi agli alibi, per nascondere la polvere sotto il tappeto: cosa dovrebbe aggiungere Trocini a questa squadra, dopo i limiti già ampiamente dimostrati da questo tecnico nelle precedenti due stagioni? Domenica 14 settembre c’è Reggina-Nissa, la partita di Operazione Nostalgia dimostra che lo stadio Granillo è completamente agibile: tenere chiusa la gradinata, per una gara di cartello e sotto festività mariane, sarebbe un clamoroso autogol.

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