di Paolo Ficara – “Vorrei parlare della proprietà del Sant’Agata”. Con queste parole, Pino Benedetto ha messo sul tavolo un argomento bello tosto, lo scorso 6 marzo in occasione dell’evento celebrativo sui 111 anni della Reggina. L’ex presidente, fondatore del centro sportivo a fine anni ’80, si dimostra un perenne vulcano di idee brillanti ed originali. E le ha esposte in esclusiva a Reggina Talk.
“Da sempre è il mio pallino – spiega subito Pino Benedetto – Assieme ad altri imprenditori, avevano azzeccato il metodo per fare calcio a Reggio Calabria. Senza fare valutazioni sul passato, analizziamo il problema. Il centro sportivo è l’incubatrice del successo della Reggina. Nel passato, nel presente e nel futuro. A Reggio ci sono le condizioni per fare formazione calcistica, partecipando al calcio nazionale. Non è possibile che la gestione del Sant’Agata sia affidata alla società o, peggio ancora, alla Città Metropolitana”.
“Il centro sportivo è un bene di lusso, in una città che nel lusso non può vivere. Propongo che l’Ente affitti a costo zero ad una fondazione, composta da volenterosi senza titolo. E che si impegnino a sottoscrivere le spese per il mantenimento del centro sportivo, di anno in anno. Non debbono essere consiglieri o dipendenti della Reggina, ma la debbono amare – spiega Benedetto con visibile trasporto – Il centro sportivo dovrà essere utilizzato dalla Reggina, senza costi per il club. I quali saranno a carico di una fondazione composta da 100 individui, senza creare incroci né con la politica, né con la Reggina. Non accampo ruoli”.
Al presidente Benedetto abbiamo chiesto se ha incrociato o conosciuto l’attuale proprietà della Reggina, all’Odeon: “Non li ho né incontrati, né visti. Non mi debbono fare nessuna impressione. Quando rivedremo la Reggina nel professionismo? Quando ci sarà un gruppo di imprenditori reggini, che avranno mandato ad occuparsene. Le mie quote in passato? Non ho mai chiesto una lira. Quanto vale la Reggina in D? Io non davo valore né in B, né in A. I bilanci delle società calcistiche sono un volo pindarico meraviglioso. Rispetto i ruoli, non valuto i comportamenti. Ognuno agisce secondo le sue idee. Finché non commette reati, è tutto corretto. Quando si commettono reati, e per di più non vengono nemmeno perseguiti, allora la cosa diventa diversa. In ogni caso, è tutto possibile”.