“Ha più valore, un milione di volte, la vita di un solo essere umano che tutte le proprietà dell'uomo più ricco della terra” - Ernesto “Che” Guevara
HomeFronte del palcoFronte del palco Reggio CalabriaPaolo Crepet il 20 febbraio al Teatro Cilea di Reggio Calabria

Paolo Crepet il 20 febbraio al Teatro Cilea di Reggio Calabria

Un viaggio tra le ombre e le luci dell’umanità contemporanea quello che Paolo Crepet farà con il pubblico reggino giovedì 20 Febbraio (ore 21) al teatro “Francesco Cilea”.
“Mordere il cielo”, evento inserito nella kermesse dell’Officina dell’Arte di Peppe Piromalli in sinergia con la Dedo Eventi di Alfredo De Luca, farà riflettere gli spettatori sulle sfide del nostro tempo, provando a capire dove sono finite le emozioni che ci definiscono. Ma soprattutto, quali insidie si nascondono dietro l’apparente normalità.
Un dialogo sincero, intenso e necessario per chiunque voglia ritrovare significato e sensibilità in un’epoca che rischia di smarrire sé stessa. E, anche, ci si soffermerà sull’utilizzo sempre più intensivo delle tecnologie che ha provocato una sorta di anestesia dell’anima e della mente.
Il sociologo e psichiatra torinese non nega “l’utilità del progresso scientifico, ma ad una condizione: “che sia sempre l’uomo ad impugnare il timone della vita e a orientarne la rotta”.
Crepet, in ogni suo evento, si fa interprete e portavoce di una distorsione esistenziale che, indistintamente, si percepisce senza averne sovente consapevolezza.
“Mordere il cielo”, vuol dire guardare in alto e lontano, rendere viva la nostra umanità, riappropriarci di quei sentimenti che, da tempo, stiamo abbandonando per far posto agli interessi personali, agli egoismi.
“Sarà uno spettacolo ricco di emozioni, un viaggio esistenziale alla ricerca della verità e del bene – afferma il direttore artistico Peppe Piromalli pronto a portare a casa un altro sold-out stagionale -. Crepet stimola l’essere umano a creare quel cantiere della vita analizzando tutto ciò che va e non va. Uno studioso puntuale e attento che sprona i giovani a rispettare le regole e a cavarsela da soli. Ma soprattutto, un uomo che, quotidianamente, ci invita a ricercare sempre la felicità perché appena pensiamo di averla raggiunta, è già sfumata”.
Articoli Correlati