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Reggina, i calciatori scrivono ai tifosi dopo la messa in mora della società: “Noi abbandonati dalla proprietà”

A poche ore dalla manifestazione indetta dagli ultras per stasera allo Stadio “Granillo” per discutere del futuro della Reggina, a cui presenzieranno, con le istituzioni locali, anche i calciatori e l’allenatore Pippo Inzaghi, i tesserati, dopo avere annunciato la ‘messa in mora della società’, spiegano – riporta l’Agi – le ragioni della scelta alla città e ai tifosi, confermando le “condizioni disumane in cui sono stati abbandonati dalla dirigenza del club”.

“Per rispetto nei vostri confronti – scrivono i giocatori della squadra amaranto ai tifosi – ci sentiamo in dovere di dare spiegazioni, di chiarire alcuni aspetti riguardo la notizia, ormai nota, della messa in mora del club da parte nostra. Siamo stati completamente abbandonati dalla proprietà e dalla presidenza da mesi e mesi. Solo il direttore sportivo e il team manager sono stati con noi, alla fine della scorsa stagione e all’inizio di questa”.

I calciatori, denunciano pubblicamente “la mancanza di condizioni minime per potere lavorare” e di non essere stati contattati da nessuno nonostante “i numerosi pronunciamenti negativi nei vari gradi di giudizio. Nessuno – si legge ancora nella lettera – ci è venuto incontro, né con fatti e né con parole”.

Gli atleti amaranto, ancora, evidenziano di “avere chiesto e ottenuto garanzie sul fatto che questa messa in mora non avrebbe avuto nessuna conseguenza sul prossimo pronunciamento del Consiglio di Stato (il prossimo 29 agosto ndr), nel quale noi confidiamo perché possa rimettere la Reggina nel posto che tifosi e squadra hanno meritato e conquistato”.

“Da mesi – si legge ancora nella lettera ai tifosi – l’unica risposta alle nostre legittime richieste è stata un silenzio assordante. Infine, vi invitiamo per un attimo a mettervi nei nostri panni e comprendere che, dopo aver raggiunto nonostante tutto, il miglior risultato del club negli ultimi 12 anni (l’accesso ai play-off ndr), non meritavamo tutto questo, così come voi non meritate di soffrire ciò che state soffrendo”.

Infine, i giocatori invitano i tifosi – che si preannunciano stasera a migliaia – a non “creare problemi tra noi, entrambi vittime della situazione, ciò che i responsabili vorrebbero”.

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