“Ha più valore, un milione di volte, la vita di un solo essere umano che tutte le proprietà dell'uomo più ricco della terra” - Ernesto “Che” Guevara
HomeCalabriaReggio Calabria"Sipari Urbani", presentato a Reggio Calabria il progetto sulle installazioni artistiche urbane...

“Sipari Urbani”, presentato a Reggio Calabria il progetto sulle installazioni artistiche urbane per riqualificare i quartieri della periferia

Presentati alla Sala dei Lampadari “Italo Falcomatà”, di Palazzo San Giorgio, i “Sipari Urbani”: installazioni urbane, frutto di un’idea dell’architetto Roberto Iero, che si collocano all’interno del più ampio progetto Cre.Di.M.I.(Creare Distretti Micro per I’lnclusione) finanziato dalla Fondazione Coi Bambini e realizzato da CIOFS, ARCI Reggio Calabria e Action Aid.

 

Presenti i soggetti che hanno sottoscritto il Patto Educativo svolgendo un ruolo attivo nella cura del progetto, oltre che i consiglieri comunali Giuseppe Sera, Giovanni Latella ed Enzo Marra (anche in qualità di Presidente del Consiglio Comunale).

Il progetto, già concluso, è stato concepito per sviluppare un microdistretto, un hub sociale diffuso capace di mettere a sistema diversi servizi e attori del territorio, per offrire pluralità di risposte ai fabbisogni eterogenei e complessi, in particolare dei giovani nei quartieri di Modena-San Sperato-Ciccarello-San Giorgio Extra.

 

Sono state recuperate aree sociali, individuate durante la costruzione del Patto, mediante laboratori che hanno coinvolto e reso protagonisti i giovani.

Tutte le attività sono state supportate ed accompagnate da una campagna di comunicazione e sensibilizzazione; il modello adottato è stato condiviso attraverso attività di scambio con altre Comunità Educanti in Italia e ne è diventato progetto pilota.

 

Durante i laboratori di coprogettazione per la costruzione del Patto Educativo di comunità, i diversi attori coinvolti hanno scelto una o più aree di particolare interesse per la comunità elaborando delle proposte di riqualificazione e risanamento poi inserite nel Patto.

Il risanamento delle aree sociali, con il coinvolgimento attivo e diretto dei minori, ha avuto come obiettivo finale quello di restituire questi

spazi alla comunità, creando potenziali luoghi di aggregazione in cui organizzare attività sociali, culturali e sportive.

 

Il principio fondamentale è che questi spazi, in quanto beni comuni, possano contribuire a soddisfare bisogni comuni e fornire risposte alle esigenze complesse della comunità.

 

Nell’ambito del progetto Cre.Di. M.I. un ruolo fondamentale è stato svolto, quindi, proprio dal sub-progetto dei “Sipari Urbani” ideato dall’architetto Roberto Iero: un’installazione artistica urbana che unisce design, tecnologia e partecipazione sociale, con l’obiettivo di riqualificare i quartieri della periferia Sud di Reggio Calabria.

Frutto di una sperimentazione avanzata che integra Intelligenza Artificiale, reverse engineering e placemaking, il progetto trasforma i cosiddetti “nonluoghi” in “superluoghi”: spazi prima dimenticati che ora diventano centri di attrattiva e identità collettiva.

 

Un palcoscenico per l’inclusione

Il “sipario”, da simbolo di separazione tra scena e pubblico, diventa metafora di unione: manifesti tridimensionali che promuovono il cambiamento attraverso azioni concrete di rigenerazione urbana e inclusione sociale. I sipari, infatti, non solo arredano e trasformano l’estetica urbana, ma diventano infopoint interattivi (Cicerone AI) che raccontano la storia dei quartieri tramite QR code, fotografie e contenuti generati dagli stessi cittadini.

 

Fondamentale è stato il coinvolgimento degli studenti del Liceo Scientifico “Volta” e dell’ITE Piria/Ferraris/Da Empoli, protagonisti attivi nella progettazione e realizzazione dei prototipi.

Il progetto ha inoltre ricevuto il supporto di altre realtà realtà locali che hanno collaborato accanto ad ARCI Reggio Calabria, CIOFS e Action Aid.

La novità più significativa sta nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale per generare prompt visivi e scenari rigenerativi: i cittadini possono scattare una foto e, con l’ausilio dell’AI, immaginare e condividere una visione trasformata e migliorata del proprio quartiere.

 

Il consigliere comunale Giuseppe Sera, intervenendo, ha dichiarato:

“Il progetto PINQUA sul territorio di Modena nasce proprio con lo stesso metodo.

Prima del progetto PINQUA, infatti, c’era il Progetto Polveriera; parte di una linea generale più ampia.

Il Progetto Polveriera nasce da un accordo tra associazioni: Italia Nostra, Agesci, Azione Cattolica di Modena ed una serie di gruppi tra Modena e San Giorgio.

L’idea – ha specificato il consigliere- era quella di un progetto di rigenerazione urbana; con la creazione di orti urbani, con uno spazio all’aperto pensato per attività educative.
Quindi quel progetto iniziale è stato la base di quanto oggi è stato attuato: sia come metodo, sia come linea di indirizzo.

C’era questa idea comune: i luoghi dell’educare.
Era stato scelto un punto focale del quartiere, da rivalutare e da restituire alla comunità.

Il progetto dei Sipari Urbani , realizzato in Cre.Di.M.I insieme ai giovani, ha radici importanti perché ci sono riferimenti storici: le origini dei nomi dei quartieri, i Mulini, Ciccarello ecc.
Tutto parte dal trasmettere le proprie radici ai più giovani per una consapevolezza dell’abitare un luogo.
Quando un progetto nasce dal basso -ha concluso Sera- i ragazzi lo vivono con merito e non si pentono di averci partecipato.
Questo è il metodo di lavoro che l’amministrazione dovrebbe incentivare: progettazione dal basso, partecipazione, ascolto e raccogliere, valorizzandoli, i risultati alla fine.
Perché, nel mondo, un giovane che apprende insegna e chi insegna propaga; fa crescere le cose”.

 

Cre.Di.M.I. ha visto la sottoscrizione del Patto Educativo da parte del Settore Istruzione.

 

Proprio l’assessora all’Istruzione Anna Briante ha voluto commentare così questo percorso: “L’esperienza di Cre.DI.M.I. ha consentito all’Amministrazione comunale di dare concretezza ad un Patto Educativo di Comunità, sulla scorta delle linee guida elaborate dal settore Istruzione nel 2024, proprio per dare attuazione, sulla base di quanto previsto dal Piano Scuola del Ministero dell’Istruzione del 2020, ai principi costituzionali di solidarietà, comunanza di interessi e sussidiarietà orizzontale. Si tratta di un’ alleanza educativa, alla quale hanno partecipato diversi attori sociali impegnati sul territorio ed alla quale il Comune non poteva che aderire convintamente. L’unicità di questo Patto sta nel fatto che le attività hanno seguito metodologie innovative ed estremamente coinvolgenti per i ragazzi, che sono stati resi protagonisti del cambiamento avviato. L’aver partecipato a molti di questi laboratori – ha continuato la Briante- è stata per me un’opportunità di crescita professionale e di analisi concreta del contesto di riferimento e delle azioni concretamente attivabili. Ritengo che il modello di Cre.Di.M.I. possa e debba essere replicato sul territorio reggino ed esportato nel resto d’Italia”.

Anche l’assessora Lucia Nucera, con delega in passato proprio al settore Istruzione, ha ribadito il concetto che il modello della partecipazione, che parte dall’ascolto e dal coinvolgimento attivo dei soggetti del territorio, è sempre vincente; perché non è la politica che immagina progetti per il territorio ma, al contrario, è il territorio stesso che offre progetti che la politica poi traduce e concretizza.

Presente anche il consigliere delegato allo sport Giovanni Latella che ha descritto gli interventi di riqualificazione del campo CONI e di tutta l’area circostante; con un progetto che garantirà alla nostra città uno dei più importanti impianti in tutto il sud Italia.

“Reggio avrà un impianto d’avanguardia che, a parte Napoli, non ha pari a sud – ha dichiarato Latella- e diverrà riferimento di punta del mondo sportivo. Dopo il campo di calcio a Ciccarello – ha specificato il consigliere- stiamo per consegnare anche una palestra che si aggiunge a quella esistente presso il liceo scientifico A.Volta; il quartiere sarà dotato di impiantistica sportiva che svolgerà una funzione sociale di rilievo incrociando al meglio gli obiettivi di progetti come questo che mirano a rigenerare senso di comunità e cura dei beni comuni”.

 

Il Sindaco Giuseppe Falcomatà, esprimendo piena soddisfazione per i risultati raggiunti dal progetto Cre.Di.M.I., ha dichiarato: “Questo progetto è un esempio virtuoso di governance partecipata che deve dettare la linea anche per interventi sul resto della città.

Ci inorgoglisce sapere che sia stato scelto come progetto pilota dal resto delle comunità educanti a livello nazionale: a dimostrazione che le politiche condivise ed il coinvolgimento di ogni stakeholder sociale, a partire dai giovani, attorno ad un’idea guida, produce risultati significativi. L’esperienza dei Sipari Urbani, ad esempio, ci consente di leggere i territori da un punto di vista estremamente attuale e coerente; offrendoci strumenti di intervento puntuali in grado di creare senso di comunità con nuovi linguaggi e radici storiche identitarie”.

 

Articoli Correlati