‘Lei è vicesegretario di Forza Italia. Da anni si parla della discesa in campo di Pier Silvio’. “Se dovesse farlo, sarebbe una scelta molto importante. Nel nostro simbolo c’è ancora il nome di Berlusconi”.
Così il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in un’intervista a “La Verità”.
‘Ora il leader è l’inossidabile Tajani’. “Ha avuto il merito far sopravvivere il partito quando si riteneva che non avesse più futuro. Credo che tutti, a partire dalla famiglia del Cavaliere, gli siano riconoscenti”.
‘Marina, però, auspica una svolta più liberale’. “Suppongo che sia anche l’idea di Tajani. Alle ultime riunioni, s’è discusso di un manifesto per adeguarci ai tempi. Berlusconi, del resto, è stato il più autentico liberale in circolazione”.
‘La presidente di Fininvest vorrebbe una svolta sui diritti civili’. “Su molte questioni i giovani guardano al centro sinistra solo perché ritengono, sbagliando, che noi non siamo aperti a certi temi. Dobbiamo adeguarci”.
‘Matteo Renzi allude: ‘Occhiuto è la Meloni calabrese’’. “Lo considero un complimento”.
“In questi quattro anni ho governato con rigore. Nella sanità ho perfino chiamato dirigenti che lavoravano in regioni amministrate della sinistra. Confucio diceva: ’Non importa di che colore sia il gatto, l’importante è che prenda i topi’”.
“Ho riformato il sistema dei rifiuti, quello idrico, i consorzi di bonifica. Ho rilanciato il turismo: la Calabria vanta il record storico di passeggeri nei suoi aeroporti. E ho ottenuto dal governo cose mai viste: a partire dai 3,8 miliardi per la 106 Jonica, chiamata ‘la strada della morte’”.
Troppo ottimismo, contestano. “E cosa dovrei fare, scusi? Prima, nelle redazioni dei giornali nazionali, quando non c’erano idee chiamavano l’inviato di turno: ‘Vai in Calabria, tanto lì qualcosa si trova sempre’”.