“La vasta operazione condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia, che ha registrato 97 arresti e 200 indagati e che ha coinvolto varie zone del territorio provinciale reggino (Sinopoli, Melicucco, Africo/Plati’, Locri), rappresenta una significativa dimostrazione di legalita’ repubblicana, che merita tutta intera il nostro plauso e il nostro supporto. Le risultanze delle indagini ci portano a riscontrare, ancora una volta, l’estrema pervasivita’ sociale e culturale della ‘ndrangheta locale, abilissima nelle sue capacita’ camaleontiche e rigenerative, nuovamente e puntualmente ramificata sul territorio”. Lo si legge in una nota del coordinatore regionale di SI, Franco Tallarico.
“Siamo dinanzi ad un’organizzazione criminale – continua – che sa sempre riprogettare la propria traiettoria, al punto di costruire un coordinamento stabile fra i vari locali del territorio provinciale e di organizzare una struttura sovraordinata interamente dedicata al lucrosissimo traffico di stupefacenti”. In questo quadro, sostiene SI, “preoccupano le collusioni con la politica e lo scambio politico-mafioso, con campagne elettorali (penultime regionali su tutte) chiaramente inquinate dalle cosche (impegnate nella “promozione” di alcuni specifici candidati). Cosi’ come permane l’inquietudine per l’utilizzo criminale di un’infrastruttura essenziale come quella del Porto di Gioia Tauro, ancora una volta snodo cruciale nella distribuzione della droga proveniente dal Sud America, ancora una volta “calpestato” nella sua vocazione di asset fondamentale nello sviluppo e nell’avanzamento della nostra regione. Per tale ragione, – continua Tallarico – esprimiamo preoccupazione per la scarsa attenzione che a livello nazionale si pone verso un fenomeno cosi’ inquietante, il silenzio cosi’ assordante dell’attuale governo ci consente di affermare che il termine ndrangheta e’ letteralmente scomparso dal lessico istituzionale”.
Sinistra Italiana si schiera “apertamente a fianco dei magistrati e delle forze dell’ordine che lottano ogni giorno contro la “colonizzazione” mafiosa della nostra amata Calabria. Il nostro impegno – spiega il documento – e’ inequivocabilmente diretto all’affermazione della legalita’ costituzionale e repubblicana, contro ogni forma di sopraffazione mafiosa. Riteniamo decisivo che la politica tutta, soprattutto in una regione come la Calabria che persiste nella sua democrazia fragile e incompiuta, rigetti totalmente ogni forma di malaffare e ogni forma di contiguita’ con la criminalita’ mafiosa. A partire da una misura d’igiene politica che potremmo definire basica: la trasparenza e la qualita’ delle proprie liste elettorali, la scelta di candidati che sanno perfettamente dove posizionarsi e come muoversi dinanzi alla volgarissima invadenza ‘ndranghetista. La prima dichiarazione programmatica, il primo contenuto di merito, sono proprio le persone che ci rappresentano a livello politico e istituzionale: in ogni scadenza elettorale. In considerazione di cio’, – sostiene SI – l’auspicio che si pone Sinistra Italiana e’ di registrare delle convergenze in tutte le forze progressiste, che a breve inizieranno il percorso di confronto per le prossime competizioni elettorali (a partire da quelle vicine delle comunali di Reggio Calabria e del rinnovo del Consiglio Regionale), allo scopo di presentare liste “pulite” (fatte da uomini e donne di buona volonta’ e con la schiena diritta) per gestire le istanze che provengono dai cittadini onesti e, quindi, creare i presupposti per rilanciare la regione e sconfiggere il malaffare”.