“Leggo sulla stampa (una improbabile) ipotesi di esclusione della Lista Calabria Azzurra per una presunta irregolarità sulla sottoscrizione di una firma.
Innanzitutto la eventuale irregolarità, da accertarsi nelle sedi opportune e non sulla stampa, di una sottoscrizione non inficia la regolarità della presentazione di alcuna lista, essendo le firme raccolte e depositate in numero sovrabbondante rispetto a quelle richieste.
Pertanto, al più verrebbe ritenuta non valida la presunta sottoscrizione irregolare, senza alcuna esclusione di alcuna lista, né tantomeno di Calabria Azzurra.
Prendo atto che la coalizione a sostegno della Lo Moro e quindi la Lo Moro stessa intende affrontare la campagna elettorale con la circolazione di notizie che possono solo ingenerare confusione nell’elettorato.
Resta inteso che laddove dovessero esserci delle irregolarità sarà l’autorità giudiziaria a decidere ed a verificare la veridicità di quanto denunciato.
Del pari, anche noi procederemo con accesso agli atti sulle liste dei sottoscrittori delle liste a sostegno della candidata a sindaco Lo Moro, avendo anche noi accertato alcune presunte anomalie che verranno poste all’attenzione dell’autorità giudiziaria per gli accertamenti di rito.
Risulta chiaro come La Moro in evidente difficoltà di consensi stia cercando di introdurre nel dibattito politico solo argomenti per creare allarmismi nella popolazione, dalla mannaia dello scioglimento del Comune alle fantasiose esclusioni delle liste avversarie.
Del resto, cosa dovevamo aspettarci da una candidata come la Lo Moro che critica anche la circostanza che rappresentanti del governo nazionale e regionale si sono resi disponibili a sostenere la nuova amministrazione comunale di Lamezia Terme che verrà guidata da Mario Murone.
Ricordiamo che la Lo Moro nella sua veste di assessore alla Sanità ha smantellato l’azienda sanitaria locale di Lamezia Terme ed impresso quel forte ridimensionamento dell’Ospedale lametino.
Nella sua veste di Sindaco la Lo Moro invece ha consegnato alla città il campo nomadi di contrada Scordovillo, che oggi a distanza di anni sarà il centrodestra a dover trovare soluzione.
Oltre a ciò la Lo Moro è quella figura politica che nel 2018 aveva dichiarato di lasciare la politica definitivamente, salvo poi ritornare dopo circa 25 anni a riproporsi come Sindaco della Città, imponendosi con atto di arroganza sul PD e sugli altri partiti che avevano proposto candidature giovani, competenti e dinamiche in linea con i tempi.
La Lo Moro predica lo spazio per i giovani salvo poi ritenerli inadeguati e sgomitando si è imposta come l’unica candidata all’altezza, andando contro anche a figure di spessore come Gianni Speranza.
Tale incoerenza su tutti i fronti meriterebbe una attenta valutazione da parte dell’elettorato anche di centrosinistra, solitamente attento alla coerenza che consiglia di votare candidati perlomeno credibili”.
Lo afferma in una nota Antonello Talerico, consigliere regionale Forza Italia.