L’Importante iniziativa di promozione del turismo scolastico nelle aree del Parco Nazionale dell’Aspromonte ha coinvolto diverse scuole della città metropolitana di Reggio Calabria, facendo scoprire ai ragazzi le meraviglie del territorio montano e delle aree naturali protette.
Il Parco Nazionale dell’Aspromonte, aderendo al progetto finanziato dal Dipartimento Turismo della Regione Calabria rivolto ai parchi montani calabresi, ha portato a termine il progetto di Educazione Ambientale dal titolo: “A scuola nel Parco dell’Aspromonte”. La finalità principale perseguita è stata la promozione del turismo scolastico montano sostenibile, invitando le scuole a realizzare viaggi di istruzione nel territorio dell’area protetta aspromontana, valorizzando le specificità del Parco sia in ambito naturalistico che storico-culturale. Le scuole, che hanno aderito al progetto, hanno avuto risorse economiche a disposizione per co-finanziare l’organizzazione delle escursioni nell’area protetta a partire dal 10 novembre 2025. Entusiasti gli studenti e gli insegnanti che in queste giornate di novembre, ancora calde e soleggiate, hanno potuto godere delle bellezze naturalistiche del Parco e del Geoparco attraverso la scelta di diversi itinerari. Il ventaglio di proposte avanzate dall’Ente Parco è stato ricco e molto interessante. A partire dall’aspetto storico e culturale rappresentato dal borgo di Gerace, dove i ragazzi, accompagnati dalle guide turistiche messe a disposizione dallo stesso Ente Parco, hanno visitato il Centro Storico con la Cattedrale del XII secolo, il Museo Diocesano, la Chiesa Greco-ortodossa di San Giovanni Crisostomo (San Giovannello) del sec. XI, il Museo Civico, Piazza del Tocco, la Chiesa bizantina della Nunziatella, la Passeggiata delle Bombarde, il percorso a piedi verso la porta urbica e la Piazza Santa Maria Egiziaca. Nel caratteristico borgo di Bova, invece, gli studenti hanno visitato il Museo della lingua Greco-Calabra dedicato a Gerhard Rohlfs che ha consentito di conoscere più da vicino la lingua greco-calabra, la sua storia e sue le peculiarità arcaiche attraverso l’esposizione delle tesi linguistiche formulate da Gerhard Rohlfs il quale, fin dal 1924, sostenne l’origine magnogreca della parlata che ancora vive nei borghi ellenofoni di Bova, Gallicianò e Roghudi. A seguire visita turistico-storica ed archeologica al fiorente centro storico di Bova, Uno dei Borghi più Belli d’Italia, con i suoi Pazzi nobiliari, le caratteristiche viuzze, il Santuario di San Leo, la Cattedrale, i ruderi del Castello Normanno. Molto apprezzata dai giovani turisti è stata la visita del Museo di Paleontologia, unico nel Meridione per l’importanza dei reperti che custodisce all’interno delle sale espositive, come un gran numero di esemplari fossili, circa 15.000, concernenti faune e flore calabresi, utili testimonianze paleogeografiche, di clima, di ambiente che abbracciano un gran lasso di tempo da 100.000 a 120 MA fa. Un’altra meta molto gradita è stata quella di Gambarie dove le scolaresche hanno effettuato una meravigliosa escursione naturalistica nel bosco di località Terreni Rossi per scoprire le ricchezze della biodiversità del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Il percorso lungo circa 2 Km ha previsto soste per il riconoscimento delle principali specie vegetali arboree tra cui il faggio, l’abete bianco e il pino laricio nonché il riconoscimento dei segni di presenza degli animali che vivono in Aspromonte. Estremamente soddisfatto dell’ottima riuscita del progetto “A scuola nel Parco dell’Aspromonte” è il commissario straordinario dell’Ente Parco nazionale dell’Aspromonte, Renato Carullo, il quale ha evidenziato come sia stata offerta ai ragazzi la possibilità di vivere una esperienza straordinaria e, allo stesso tempo, si sia rafforzato il rapporto tra la scuola e il territorio aspromontano. “L’Aspromonte- ha aggiunto– è una vera e propria aula a cielo aperto, un luogo dove la natura e la storia diventano strumenti di conoscenza e di crescita. Investire sui giovani significa investire sul futuro del Parco e sull’identità della nostra terra, perché solo attraverso la consapevolezza e l’amore per l’ambiente potremo garantire una vera tutela del nostro patrimonio comune”.
