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Presentato al Circolo culturale rossanese il libro “Zero” di Annita Vitale

Giovedì 13 Aprile presso il Circolo culturale rossanese, faro acceso sulla città di Corigliano Rossano, è stato presentato il volume “Zero” di Annita Vitale, edito dalla Grafichéditore.

Ha moderato l’incontro Imma Guarasci, comunicatore sociale e teatroterapeuta ed ha introdotto, attraverso la lettura di alcune pagine del volume, il tema della serata ovvero l’Abuso minorile, una denuncia sociale, non solo affrontata dall’autrice attraverso la scrittura del testo “Zero” ma un dovere morale oltre che culturale che il Circolo culturale rossanese, i relatori, i lettori e gli uditori, ospiti dell’iniziativa hanno deciso di trattare nel corso della serata. Imma Guarasci ha fornito alcuni dati statistici, estrapolati dal sito web istituzionale del Ministero dell’interno, elaborati dal Dipartimento della Pubblica sicurezza – Direzione centrale della Polizia criminale – Servizio analisi criminale, relativi al “Monitoraggio ed all’ analisi dei dati relativi ai reati a sfondo sessuale nei confronti di minori commessi con maggiore frequenza in Italia”.

Per I saluti istituzionali della Commissione Sanità, Attività Sociali e Culturali Consiglio Regionale della Calabria è intervenuto il componente e socio del Circolo culturale Giuseppe Graziano.

Successivamente hanno dialogato con l’autrice, gli Avvocati del Foro di Castrovillari Alessandra Fortunato e Dora Mauro. Presente al tavolo dei relatori anche Nella Fragale-Editore di Grafichéditore, che ha spiegato le motivazioni che hanno indotto la Sua casa editrice alla scelta della pubblicazione del libro.

Secondo l’autrice Annita Vitale «Zero è un racconto amaro ma insieme la spinta a rinascere, ed a fare delle proprie esperienze, pezzi del percorso, pezzi della propria vita che ha ancora diritto di esprimersi e procedere in avanti. Zero insieme è il racconto di una Calabria forte ma piena di contrari e spinte, una Calabria delle origini che vuole liberarsi conservando le proprie radici nella terra brulla del suo Aspromonte».

La presentazione del volume ha fornito «Un confronto ricco e pieno di stimoli che mi ha dato la possibilità di avere uno sguardo nuovo su “Zero”, uno sguardo terzo che diventa un altro modo di leggere. Per questa ragione ringrazio molto il Circolo Culturale Rossanese ed il suo presidente Antonio Guarasci che mi ha accolta con slancio.

L’Avv. Alessandra Fortunato, socia del Circolo Culturale, ha sottolineato il ruolo propositivo e di valorizzazione di tutto il territorio, attraverso iniziative sempre degne di nota e di grande valore culturale, grazie anche all’instancabile Presidente; ha inoltre rivolto i Suoi Apprezzamenti positivi al libro “Zero” in particolare per il tema affrontato di cui si ha necessità di parlare la violenza sessuale come una delle tante tipologie di abuso esercitate nei confronti dei minori, approfittando della loro tenera età, della loro fragilità e vulnerabilità. comportamenti immorali ed umanamente inaccettabili che hanno ovviamente una valenza anche sotto il profilo penale.

«Il nostro c.p. prevede all’art. 609 quater il reato di violenza sessuale a danno di minori. Questo articolo è stato introdotto nel 1996 quando il legislatore ha avvertito la necessità di prevedere un reato specifico, differente dal generale reato di violenza sessuale, nel quale la minore età della vittima fosse elemento caratterizzante il reato stesso. Prevedendo, altresì, aggravanti nel caso in cui il colpevole abbia un rapporto specifico con la vittima: genitore, tutore o persona cui è affidato il minore per ragioni di cura, educazione…e tutte le successive modifiche normative sono avvenute sempre nell’ottica di un aggravamento di pena in considerazione dell’entità del fenomeno. I dati sono allarmanti e sottostimati a causa della difficoltà di emersione. Il ruolo di noi avvocati, nel gestire tutte quelle situazioni nelle quali sono parte i minori. È necessario un approccio delicato, di grande sensibilità e competenza. Con l’aiuto di figure esperte e tenendo sempre presente che l’obiettivo prioritario deve essere la tutela del minore».

L’Avv. Dora Mauro è intervenuta raccontando le esperienze di violenza sui minori raccolte in qualità di avvocato familiarista e quanto la dimensione dell’avvocato è fortemente etica ed assume una importanza fondamentale nella vita delle persone fragili che si aspettano grande sensibilità da chi opera. Accenni sul reato dell’incesto, sottolineando quanto la scrittrice sia riuscita a scardinare alcuni falsi miti legati all’abuso, frequenti nel pensiero comune. Tra questi il fatto che il protagonista del libro Zero, la vittima, sia un maschio a differenza della quasi totalità delle vittime di violenza sessuale interfamiliare.

Molte sono state le domande rivolte dalle relatrici all’autrice su alcune scelte narrative relativamente ai personaggi dell’opera ed luoghi descritti nelle pagine del testo.

La presentazione ha destato un interesse notevole nel pubblico che è intervenuto suggerendo altresì di presentare il volume nelle scuole e in diversi contesti sociali dopo una prima lettura del libro per effettuare a consuntivo confronto sulla tematica.

«La cifra stilistica di Annita Vitale – ha concluso Imma Guarasci – ha un taglio cinematografico/teatrale. Leggere le pagine di “Zero” è un po’ come fingersi registi di un film, di cui ognuno tra le parole e le figure retoriche scritte, può vedere o immaginare il lieto fine».

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