A rimirar le stelle: Rende diviene agorà della scienza.
Lunedì 27 febbraio alle 18,00, nei giardini del municipio a piazza Borromeo, si inaugura l’installazione Il Grande Carro, guidata dalla “Lettura del Cielo” con il professore Raffaele Agostino, curatore dell’installazione.
L’opera andrà a completare il progetto finanziato dal PAC-Calabria “Esplorando lo Spazio Celeste”, frutto di collaborazione tra la Città di Rende, il Dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria, la Fondazione Pistoletto, ANCE e Confindustria Cosenza.
“Il progetto che volge a compimento propone di coniugare, in un modo innovativo, la diffusione della conoscenza scientifica con l’esperienza artistica unica nel suo genere. Questa idea ambiziosa prende l’avvio con due costruzioni: da una parte, il “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto e la sua destinazione a diventare il sito di eventi culturali di disseminazione della conoscenza dello spazio celeste, della cultura scientifica in generale e in particolare dell’astronomia; in coniugazione, dall’altra parte, con una seconda istallazione permanente, il Gran Carro che inaugureremo lunedì pomeriggio. Il legame tra il “Terzo Paradiso” e la dimensione celeste è ormai riconosciuto: nel 2017, è stato scelto come logo della missione spaziale VITA, e le foto scattate dall’astronauta Paolo Nespoli sono condivise attraverso la app SPAC3 per creare un’opera collettiva planetaria. E anche la ASI, Agenzia Spaziale Italiana, ha realizzato un Terzo Paradiso sul prato della sua sede principale a Roma.
Il partenariato tra il Comune di Rende e l’Università della Calabria, si prefigge altresì di superare la storica divisione tra le due parti poco comunicanti della città, the Town and the Gown, mettendo in moto le sinergie organizzative e comunicative”, ha spiegato l’assessora Marta Petrusewicz.
Dopo la realizzazione del “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto, -un’installazione permanente creata con materiale lapideo creata grazie al supporto dei partner Confidustria Cosenza e ANCE -Associazione Nazionale Costruttori Edile, e dagli studenti del Liceo Artistico Lucrezia Della Valle di Cosenza (progetto PTO, alternanza scuola lavoro-, viene dunque inaugurata la seconda sezione sotto la direzione scientifica del professore Franco Valentini, coadiuvato dai docenti Raffaele Agostino e Pierfrancesco Ricciardi, curatore della mostra “Viaggio nel sistema solare e tra gli esopianeti”,: un’altra istallazione permanente fatta di pali coronati dalle luci stellari che insieme simuleranno la costellazione di Gran Carro, ma soltanto quando osservate dal cerchio segnato come “Terra” all’interno del Terzo Paradiso.
Martedì 28 febbraio alle 10,00 nella Sala Cinema del Campus Unical di piazza Vermicelli, relazioni e prospettive di Esplorare Rende Felici, con il convegno di chiusura che: “sarà l’occasione di ripercorrere insieme il Viaggio alla scoperta dello spazio celeste, attraverso l’osservazione e l’immaginazione di nuovi mondi e opportunità. Il Terzo Paradiso, nelle parole dello stesso Pistoletto, “è raffigurato simbolicamente da una riconfigurazione del segno matematico dell’infinito. Con il Nuovo Segno d’Infinito si disegnano tre cerchi: i due cerchi opposti significano natura e artificio, quello centrale è la congiunzione dei due e rappresenta il grembo generativo del Terzo Paradiso”, ha proseguito Petrusewicz sottolineando come: “la parte ideativa-progettuale è stata coordinata da Francesco Saverio Teruzzi della Fondazione Pistoletto, a cura e sotto la direzione artistica di Roberto Bilotti, Marilena Morabito e Roberto Sottile”.
Al convegno, moderato dalla giornalista Simona De Maria, parteciperanno Francesco Valentini, Responsabile Scientifico del progetto -Unical, le assessore Marta Petrusewicz e Lisa Sorrentino, Giovan Battista Perciaccante Presidente Ance Calabria e Ance Cosenza, Fortunato Amarelli Presidente Confindustria Cosenza. Previsti gli interventi di Marilena Morabito e Roberto Sottile – «// Terzo Paradiso», Pierfrancesco Riccardi – « Viaggio Nel Cosmo» e conclusioni affidate alla Avv. Ersilia Amatruda, Dirigente settore Cultura della Regione Calabria.
“Le due istallazioni sono state concepite per entrare in una interazione dialogica tra di loro mediata dalla partecipazione del pubblico. Lo spettatore diviene così esecutore, è all’interno dell’opera: il soggetto -di rimembranza foucaltiana de “Le parole e le cose”- scompare esso stesso superando il concetto di prospettiva, ribadendo il meccanismo di de-produzione che fa dell’arte artificio esperenziale. Immaginiamo, dunque, la nostra città agora dove fioriscano dibattiti all’interno dei cerchi con filosofi, matematici, scrittori, studiosi e artisti sui temi quali, ad esempio: “Natura e artificio”; “Riproducibilità dell’unico”; “Infinito matematico”; “Incontro tra il cielo e la terra””, ha concluso Petrusewicz.