“L’iniziativa pubblica che abbiamo inteso promuovere sabato 11 Febbraio alle ore 10 presso la sala del Quotidiano del Sud a Castrolibero, in Via Rossini, dal titolo emblematico ‘Sindaci sotto assedio’, che vedrà fra i relatori e i partecipanti al dibattito tanti amministratori locali e Sindaci calabresi, assume, per quanto ci riguarda, una particolare rilevanza, soprattutto alla luce della particolare contingenza nella quale si trovano ad operare tante migliaia di amministratori locali e primi cittadini, che quotidianamente si sobbarcano il fardello e la responsabilità di guidare le proprie comunità cercando di individuare soluzioni concrete alle tante esigenze delle popolazioni amministrate. Una funzione, quella del Sindaco, oggi sempre di più sotto attacco, perché mai come adesso a ruoli e responsabilità accresciute non corrispondono strumenti concreti per risolvere i problemi che affliggono le comunità. C’è quindi una esigenza, sempre più diffusa, che noi come Idm vogliamo raccogliere e rappresentare, con l’obiettivo di accendere i riflettori sul ruolo sempre più complesso degli amministratori locali e dei Sindaci in particolare. Soprattutto alla luce, per esempio, del Ddl Calderoli sull’autonomia differenziata, oggi all’attenzione del Consiglio dei Ministri, che davvero lederebbe i diritti della popolazione meridionale in ordine a questioni vitali come il diritto alla salute, la dotazione infrastrutturale, la qualità del sistema dell’istruzione pubblica e dei servizi socio- assistenziali. Se pensiamo, per esempio, che secondo i dati dell’Agenzia della Coesione Territoriale la spesa pubblica pro capite oscilla fra le 16mila e le 19mila euro in Veneto,Lombardia e Piemonte e le 15mila euro in Calabria, comprendiamo bene che le ricadute per le Regioni più in ritardo come la nostra possono essere devastanti. Inoltre, con l’attuazione di tale provvedimento, le Regioni ricche del nord potranno trattenere fino a nove decimi del proprio gettito fiscale per spenderlo nei propri territori, proprio nel momento in cui ulteriori competenze in 23 materie importanti, finora di esclusiva competenza dello Stato, saranno cedute alle Regioni. Il nostro Movimento, proprio alla luce di tutto ciò, ha elaborato una proposta di delibera da sottoporre ai consigli comunali e che proprio in questi giorni stiamo inoltrando a tutti i Sindaci della Calabria, unitamente al modulo di raccolta firme relativo alla proposta di legge di iniziativa popolare per modificare alcuni articoli della Costituzione, riferiti al progetto di autonomia differenziata. Siamo convinti, infatti, che prima di parlare di qualsivoglia progetto di autonomia differenziata si debbano calcolare e finanziare i LEP (livelli essenziali di prestazione), superare il perverso meccanismo della spesa storica, che di fatto trasferisce notevoli risorse dal sud al Nord del Paese e ridefinire il fondo perequativo per i Comuni. Solo dopo aver risolto queste questioni imprescindibili e ristabilite equità e perequazione, per quanto ci riguarda, si potrà ritornare a parlare di autonomia e devoluzione, convinti come siamo che garantire gli stessi diritti a tutta la popolazione significa ridurre i divari rispetto a indicatori come l’emigrazione sanitaria, la dotazione infrastrutturale e la qualità del sistema formativo”.
E’ quanto si legge in una nota di Idm Calabria.