“Ha più valore, un milione di volte, la vita di un solo essere umano che tutte le proprietà dell'uomo più ricco della terra” - Ernesto “Che” Guevara
HomeAgoràAgorà Reggio CalabriaReggio, tavolo tecnico sul quartiere Arghillà all'Istituto Comprensivo “Radice Alighieri” di Catona

Reggio, tavolo tecnico sul quartiere Arghillà all’Istituto Comprensivo “Radice Alighieri” di Catona

Nei giorni scorsi, presso la scuola secondaria di I grado dell’ Istituto Comprensivo “Radice Alighieri” di Catona, si è svolta una importante tavola rotonda che ha visto la partecipazione di rappresentanti del Comune di Reggio Calabria, dell’ASP e delle associazioni del terzo settore. Tema dell’incontro – si legge in un comunicato stampa diffuso dall’istituto scolastico . le problematiche del quartiere di Arghillà e degli alunni di quel quartiere che vivono in condizioni di disagio. La tavola rotonda ha registrato una qualificata presenza.

Oltre al Comune di Reggio Calabria, rappresentato dall’Assessore alla Pubblica Istruzione, Lucia Nucera, hanno presenziato anche la Referente per l’Ambito Territoriale di Reggio Calabria del progetto PON Inclusione per l’inclusione scolastica dei minori Rom Sinti e Camminanti,Maria Grazia Marcianò, l’Asp di Reggio Calabria Dipartimento prevenzione, l’Ufficio Scolastico Provinciale, rappresentato da Ernesto Zizza, l’USSM e gli enti del Terzo Settore: Un Mondo Di Mondi, Nuova Solidarietà, ActionAid, Coordinamento di Quartiere di Arghillà, Lo Sportello Sociale di Arghillà, la Cooperativa Collina del Sole, CSI, Parco Ecolandia , Associazione Azimut , Medici del Mondo ed Azione Sociale, Ente Gestore del Progetto RSC per l’ambito di RC. A fare gli onori di casa, la Dirigente dell’Istituto Comprensivo, Simona Sapone, che si è soffermata sui problemi del territorio su cui insistono i plessi dell’ IC, che fanno parte di un’area “a rischio” dove, purtroppo, è in aumento il numero di persone che vivono in condizioni di disagio socio – economico e in cui, soprattutto, i minori sono i soggetti più fragili e indifesi. Il quartiere di Arghillà, infatti, richiede da anni spazi di aggregazione sociale, la riqualificazione delle unità abitative, una maggiore presenza delle Istituzioni.

In questo contesto – si legge ancora nel comunicato stampa – la scuola rappresenta un importante punto di riferimento per le famiglie. Nel corso degli anni il rapporto tra scuola e famiglia si è sempre di più consolidato, soprattutto nei confronti dei bambini che necessitano di particolari cure. Dal confronto è emersa la necessità di una riflessione più complessiva sulle politiche urbanistiche e sociali. Un’equa dislocazione in altri quartieri cittadini di una parte delle famiglie che vivono ad Arghillà, ridurrebbe progressivamente l’alto concentramento di nuclei a reddito molto basso. Questo consentirebbe migliori condizioni di vita ai residenti.

Nel corso dell’ importante incontro si è affrontata anche la questione degli alunni rom. Nei mesi sorsi, l’Associazione “Un Mondo Di Mondi” aveva sollevato alcune osservazioni in seguito alle quali l’Istituto comprensivo, nell’ottica di un miglioramento della qualità dell’istruzione, ritiene opportuna una integrazione puntuale e attenta dei documenti (RAV e PTOF) per andare incontro ulteriormente alle esigenze del territorio e di tutti
gli alunni che frequentano la scuola. Tali modifiche saranno operate con l’inizio del nuovo anno scolastico.

Per quanto concerne l’elevato numero di alunni rom presenti in tre classi dell’istituto, è stato chiesto all’Assessore all’ Istruzione del Comune il potenziamento del servizio comunale di scuolabus e degli altri mezzi di trasporto pubblico per rendere possibile, con il consenso delle famiglie, lo spostamento e il diritto alla mobilità dei suddetti allievi. Il potenziamento del Servizio di scuolabus e la gratuità per le fasce sociali più deboli andrebbe a favorire un’equa distribuzione degli alunni rom e una maggiore inclusione scolastica.

L’Assessore Nucera si è impegnata ad adoperarsi per potere dare una risposta positiva alle esigenze esposte. Si è chiesta la collaborazione delle associazioni presenti sul territorio, affinchè sensibilizzino le famiglie a iscrivere i bambini in classi a tempo prolungato, a partire dall’anno scolastico 24/25. Una maggiore permanenza a scuola degli alunni contribuirebbe ancora di più a favorire il percorso formativo, educativo e di crescita degli stessi. Anche per questa attività è stato richiesto all’Assessore Nucera un servizio di scuolabus e la mensa scolastica. L’esponente politico ha garantito il proprio impegno per l’erogazione di questi due servizi. Sulla questione delle certificazioni di handicap degli alunni, tutti i docenti della scuola, in particolar modo quelli di sostegno, hanno precisato che la diagnosi di disabilità non è di loro competenza, in quanto vengono segnalate soltanto eventuali difficoltà cognitive alle famiglie. Tuttavia, sulle certificazioni degli alunni rom redatte dalla U.O. di Neuropsichiatria infantile , l’Associazione “Un Mondo di Mondi” ha sottolineato come circa il 35% degli alunni rom del comune di Reggio abbia una certificazione di “ritardo mentale lieve”. Un fatto gravissimo da affrontare al più presto, perché secondo l’Istat ed il Miur la percentuale di alunni con handicap a livello nazionale non supera il 3%, mentre tra gli alunni rom a Reggio Calabria questa è dieci volte tanto.

Dall’assemblea, infine, su questo delicato argomento di discussione, è emersa la necessità di costituire uno specifico Tavolo tecnico che veda coinvolti l’U.O. di Neuropsichiatria infantile dell’Asp, la Scuola , il Comune e gli Enti del Terzo Settore interessati alla questione .

Articoli Correlati