Ci sono anche sette funzionari pubblici dipendenti del Comune di Reggio Calabria tra i 14 indagati nell’inchiesta “Revolvo” della Guardia di finanza che stamattina ha portato all’arresto di 3 imprenditori e di un carabiniere.
Di questi, sei sono accusati di concorso esterno con la ‘Ndrangheta: si tratta di Arturo Arcano di 59 anni (funzionario dell’ufficio Programmazione), Vincenzo Cuzzola di 69 anni (responsabile dell’ufficio Reti e Sottoservizi), Giuseppe Mafrici di 68 anni (dipendente dell’ufficio Arredo urbano e Verde pubblico), Giuseppe Marino di 68 anni (responsabile unico del procedimento di appalto relativo alla struttura sportiva del quartiere San Giovannello), il direttore dei lavori Alfredo Maria Mesiano di 49 anni, e Domenico Alessandro Macrì di 57 anni (responsabile unico del procedimento relativo al progetto integrato del Centro Agroalimentare di Mortara).
Indagato per corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio il responsabile del Settore Progettazione de esecuzione Lavori pubblici del Comune Giancarlo Cutrupi, di 57 anni.
Oltre ai fratelli Francesco, Giovanni e Filippo Gironda e all’appuntato scelto Antonio Mazzone, finiti ai domiciliari, nell’indagine sono indagati anche l’ex moglie del collaboratore di giustizia Giuseppe Stefano Tito Liuzzo, Serena Assumma, di 38 anni ritenuta esponente di spicco della cosca Serraino-Rosmini, l’indiano Surinder Sing, detto “Giovanni” di 42 anni e Francesco Viglianisi di 55 anni.