Con il concerto spettacolo Combattimenti – L’impossibile desiderio proseguono gli appuntamenti di Rapsodie Agresti/ Calabriae OperaMusica Festival promosso dall’Associazione Traiectoriae, sostenuto dal Ministero della Cultura e realizzato in collaborazione con i soggetti promotori di cultura del territorio e con le Amministrazioni Comunali coinvolte.
Lo spettacolo, una produzione originale del Festival debutterà in Prima Nazionale venerdì 18 novembre alle ore 18 a Palazzo Gagliardi di Vibo Valentia e sarà replicato sabato 19 alle ore 19 all’Auditorium Lucianum di Reggio Calabria nell’ambito delle manifestazioni di ReggioFest.
L’edizione 2022 del Festival, inaugurata il 19 ottobre con il concerto Salve Regina e proseguita con una serie di importanti appuntamenti, sta ottenendo a Reggio Calabria, a Locri e a Vibo Valentia un crescente consenso e una sempre più numerosa partecipazione di pubblico.
A Vibo Valentia la preziosa cornice di Palazzo Gagliardi è un grado di esaltare la forza e la qualità degli spettacoli proposti, a Locri e a Reggio ogni appuntamento vede crescere la partecipazione del pubblico.
Combattimenti – L’impossibile desiderio è, sicuramente, una delle punte di diamante del Festival per il prezioso programma musicale e, soprattutto, per la qualità assoluta degli interpreti.
Non si tratta di un concerto ma di un vero e proprio spettacolo, un’immersione nel mondo musicale rinascimentale e barocco. Un evento al debutto in prima nazionale assoluta che vede come ideatrice e protagonista il grande soprano Paoletta Marrocu. La voce, l’interpretazione, la potenza scenica della cantante accompagnata da un ensemble di strumenti diretto dal M° Francesco Erle condurrà il pubblico all’interno di una dimensione musicale e teatrale in grado di restituire la forza propria di quell’epoca che segna la transizione fra Rinascimento e Barocco.
Nella prima parte dello spettacolo le arie maestose e struggenti di Handel, Purcell, Vivaldi s’insinueranno nei ritmi vertiginosi delle musiche da battaglia dell’epoca e in particolare con il famoso brano di Biber.
Nella seconda parte sarà eseguito il Combattimento di Tancredi e Clorinda: madrigale rappresentativo di Claudio Monteverdi, una pietra miliare nella storia della musica drammatica del XVII secolo. Un capolavoro che Paoletta Marrocu, accompagnata dall’ensemble diretto dal M° Erle, eseguirà assumendo interamente su di se l’impegnativa partitura vocale del narratore, di Clorinda e Tancredi.
Da segnalare la collaborazione per il progetto e i costumi della signora Marrocu del grande costumista Alessandro Lai.
Paoletta Marrocu, diplomatasi al Conservatorio di Cagliari col massimo dei voti, ha intrapreso una rapida carriera che l’ha condotta sui palcoscenici dei maggiori teatri del mondo, fra i quali: Teatro alla Scala di Milano, Regio di Parma, Regio di Torino, La Fenice di Venezia, Carlo Felice di Genova, Comunale di Bologna, Maggio Musicale di Firenze, Petruzzelli di Bari, Massimo di Palermo, Arena di Verona, Wiener Staatsoper, Opernhaus di Zurigo, Deutsche Oper di Berlino, Bayerische Staatsoper di Monaco, Hamburgische Staatsoper, Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles, Opéra Royal de Wallonie, Gran Teatre del Liceu di Barcellona, Teatro Real di Madrid, De Nederlandse Opera, Den Norske Opera, Washington Opera, San Diego Opera, Palm Beach Opera, Shanghai, Seoul, Tokyo.
Ha collaborato con i più celebri direttori d’orchestra: Z. Mehta, R. Muti, R. Chailly, D. Gatti, G. Gelmetti, D. Harding, F. Luisi, N. Luisotti, , E.-P. Salonen, C. Thielemann, M. Viotti e con registi del calibro di: H. De Ana, R. Carsen, L. Cavani, , L. Ronconi, R. De Simone, P. Stein e G. Vick
La sua duttilità vocale e la conoscenza di diversi stili e tecniche di canto le hanno consentito di interpretare oltre cinquantacinque titoli operistici diversi nell’ambito di importanti produzioni nei maggiori teatro a fianco di interpreti di assoluto livello e qualità
Ha dato voce con successo ai ruoli barocchi monteverdiani di Ottavia (Incoronazione di Poppea) alla Scala di Milano e di Orfeo, ai ruoli mozartiani di Donna Elvira (Don Giovanni) e Vitellia (Clemenza di Tito). Ha dato prova di fine belcantista con le interpretazioni di Norma di Bellini, Lucrezia Borgia e Poliuto di Donizetti, Medea ne Il Teseo Riconosciuto di Spontini, Mandane nell’Artaserse di Hasse, Adelia nel Giulietta e Romeo di Vaccaj e Fiorilla nel Turco in Italia di Rossini.
Francesco Erle, conseguiti i diplomi in pianoforte con Ezio Mabilia e Gino Gorini e in Composizione cum laude con Wolfango Dalla Vecchia e contemporaneamente con Bruno Coltro, studiato Clavicembalo e Basso Continuo con Barbara Sachs e seguiti corsi internazionali di Direzione, intreccia attività di compositore e direttore soprattutto con la sua Schola S.Rocco (che fonda nel 1993), complesso con attività concertistica in varie formazioni e grande repertorio, che collabora da oltre 15 anni con Sir Andra Schiff e la sua Cappella Barca, per produzioni di Bach, Mozart, Schubert, Beethoven per il Festival al Teatro Olimpico, e recentemente l’integrale delle sei ultime Messe di Haydn.
Ha diretto in Italia, Germania, Francia, Austria, Svizzera, per Stagioni Concertistiche e Festival, tra cui Biennale di Venezia, Festival della Fenice, Festival di Bologna, Festival di Steyr, Festival di Gstaad, Festival Galuppi, spesso editando e dirigendo prime esecuzioni in epoca moderna o opere ineseguite, collaborando con compositori per prime esecuzioni o particolari orchestrazioni come per la recentissima versione del Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi, al Teatro Olimpico di Vicenza e nella Basilica dei Frari di Venezia.